Si è appena concluso il Festival di Sanremo 2012 e proseguono ancora le polemiche al punto che anche Michele Santoro ha deciso di dedicare la puntata di stasera, giovedì 23 febbraio di Servizio Pubblico, alla kermesse canora. Una puntata dedicata alla Rai come servizio pubblico, in cui vedremo in studio ospiti come: l’ex presidente della Rai Lucia Annuziata, il politico Antonio Di Pietro, il direttore di Rai 4 Carlo Freccero, la giornalista del Manifesto Norma Rangeru, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il direttore di Rainews24 Corradino Mineo, il consigliere dimissionario del Cda Rai Nino Rizzo Nervo e in collegamento da Milano ci sarà anche lo scrittore Dario Fo.
Ma l’intervento più atteso è sicuramento quello di Adriano Celentano, colui che ha scatenato l’ondata di polemiche e che parlerà in esclusiva della sua partecipazione a Sanremo, sperando che spieghi le ragioni della sua esibizione provocatoria.
Sandro Parenzo, patron di Mediapason, la società che controlla Telelombardia e che trasmette Servizio Pubblico, ha dichiarato all’Ansa: << Se non vedo il testo di Celentano, non lo mando in onda. Non possiamo richiare risarcimenti milionari. Senza controllo preventivo, non lo manderanno in onda venti emittenti che trasmettono il programma>>. Il timore maggiore pare sia quello di rischiare richieste du risarcimento simili a quella chiesta dalla Fiat per l’inchiesta mandata in onda ad Anno Zero sulla Mito.
Ma Michele Santoro, conduttore del programma Servizio Pubblico, ha replicato così: “Parenzo sta esprimendo una sua opinione. L’intervento di Celentano sarà trasmesso regolarmente. Andrà in onda anche se Parenzo non avrà prima il testo. D’altronde non so nemmeno io quello che dirà Celentano e non mi pongo il problema”. Anzi, continua Santoro: ” Siamo onorati di ospitare una sorpresa di Adriano Celentano, abbiamo il massimo rispetto sia della sua libertà sia sulla sua grandezza di artista. Sono fermamente convinto che Parenzo, che condivide questi miei sentimenti nei confronti di Adriano, volesse soltanto protestare in maniera paradossale per l’abnormità della sentenza che ha condannato la Rai e Corrado Formigli, visto che i nostri accordi, per scelta di Parenzo e mia, non prevedono nessuna forma di controllo preventivo”.
Staremo a vedere!
