Esistono varie copie del dipinto, ma quella riemersa ieri dai magazzini del Prado di Madrid, dopo un accurato restauro, riscontra una caratteristica importante comune all’originale del Louvre: un paesaggio tipico dell’ Adda, molto amato da Leonardo.
Questa Gioconda, entrata a far parte della collezione reale spagnola nel 1666, nell’ Ottocento presentava uno sfondo nero, e solodopo la recente pulitura, è riemerso un paesaggio quasi identico a quello dell’originale di Da Vinci, con tanto di «pentimenti» in corso d’opera. Questi aspetti hanno indotto gli esperti del museo ad affermare che la replica della Gioconda di proprietà del Prado è ‘contemporanea’ all’originale ed è stata dipinta da un allievo di Leonardo da Vinci, probabilmente Andrea Salai o Francesco Melzi (il Caprotti), mano a mano che il maestro creava il capolavoro nel suo studio di Firenze.
Quindi la Gioconda hermosa risulta una copia realizzata in tempo reale, datata dagli esperti del Prado tra il 1503 e il 1506, nel 1504 Leonardo aveva certamente già dipinto il volto di Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo.
Anche le dimensioni delle due opere sono simili: la Gioconda del Louvre misura 77 cm x 53 e la copia del Prado 76 cm x 57.
Questa copia sarà presentata al pubblico a Madrid il 21 febbraio, per poi trasferirsi al Louvre, dove dal 29 marzo al 25 giugno sarà esposta in una mostra dedicata a Leonardo, in occasione del controverso restauro alla ‘Sant’Anna’.
