Il moscerino della frutta, respinto dalla femmina, si dà all’alcol

ScienzeIl moscerino della frutta, respinto dalla femmina, si dà all'alcol

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Ebbene sì! Anche gli animali, come gli esseri umani, possono soffrire per amore. E’ accuratamente testimoniato dalla University of California di San Francisco, che il maschio di Drosophila melanogaster si tuffa nell’alcool nel momento in cui riceve un secco no da parte della femmina. L’articolo è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica Science, dove spiega che alcuni studiosi hanno condotto delle indagini per capire il sistema cerebrale circa la ricompensa da una delusione e le influenze che ne incamera il cervello e poi riverbera sulle esperienze sociali e psicologiche.

L’ESPERIMENTO – In due teche separate sono stati riposti rispettivamente un gruppo di moscerini maschi e un gruppo di moscerini femmine di cui una parte ancora non fecondate. Mentre queste ultime hanno accettato facilmente le attenzioni dei maschi, quelle già fecondate li hanno respinti, i quali però dopo una serie di rifiuti hanno abbandonato progressivamente l’interesse all’accoppiamento e all’assalto amoroso. Quando i maschi sono stati posti dinanzi a due contenitori con del cibo, uno dei quali con un tasso alcolico del 15%, i maschi «depressi» hanno preferito molto più (70% contro il 50%) di quelli «soddisfatti» la bevanda alcolica. Tali preferenze, spiegano i ricercatori, erano state esattamente predette dai livelli del neuropeptide F nei loro cervelli (sistema di ricompensa). Insomma il maschio di Drosophila, come l’uomo, ricorre alla bottiglia per curare le proprie delusioni.

Tale molecola, ovvero la Neuropeptide F, con livelli di variazione cerebrale a seconda delle esperienze sessuali, corrisponde a un mutamento nelle preferenze ‘alcoliche’. Una molecola simile è presente anche nell’organismo degli essere umani ed è responsabile, ad esempio, di varie funzioni di modulazione come l’appetito e della risposta ai vasocostrittori. La molecola è di tipo neuropeptide Y e gli scienziati hanno sottolineato quanto questa scoperta condotta sui moscerini della frutta, risulterebbe utile per le ricerche sulle dipendenze che appartengono al genere umano e la loro risposta derivata in ambito sociale legata di conseguenza al proprio organismo. Tuttavia è uno studio così complesso, quello della mente umana, che magari non basta una scoperta del genere per rispondere a tanti problemi che affliggono la psiche dell’uomo e non sarà certo così facile individuarne l’approccio terapeutico giusto. Comunque sia, possiamo dire che poi non siamo tanto diversi dai moscerini in quanto a dipendenze fisiologiche. 

fonte foto: Solvin Zankl/Visuals Unlimited/Corbis

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