Il Direttore del Near-Earth Object Program Office della Nasa presso il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) a Pasadena, Don Yeomans, ha dichiarato che nel settembre del 2013 gli scienziati potranno fare ulteriori osservazioni di 2011 AG5 quando si troverà in un raggio di 147 milioni di chilometri dalla Terra, inoltre Don Yeomans aggiunge: “Sarà un’occasione per osservare questo sasso spaziale e per definire meglio la sua orbita. Siccome l’impatto con un asteroide di queste dimensioni è un evento estremamente raro mi aspetto che saremo capaci di ridimensionare drasticamente o di escludere del tutto la possibilità di un impatto per il prossimo futuro”.
Ma prima del 2040 potremmo avere un’altra minaccia: quella di Apophis 99942, di cui è nota la possibilità di incrociare la Terra. E’ stato scoperto nel giugno 2004 da un altro osservatorio dell’Arizona, il Kitt Peak Nationa Observatory e allora provocò un grande allarme perché le stime iniziali davano buone probabilità di una collisione nel 2029. Da quel momento, Apophis (nome che deriva dal greco e sta per “distruttore”) non ha smesso di spaventare, nonostante le successive osservazioni ne abbiano significativamente ridotta la minaccia.