Ieri, la Boat Race, nota in Italia come la regata tra Oxford e Cambridge, giunta alla 158° edizione, ha avuto per la prima volta nella sua ultradecennale storia, diversi imprevisti. Nelle acque del Tamigi, al minuto ottavo infatti la leggendaria regata ha vissuto il primo colpo ad effetto: un uomo in muta si è gettato nelle acque, arrivando quasi a toccare l’imbarcazione di Oxford. L’uomo è stato poi arrestato da Scotland Yard: trattasi di Trenton Oldfield, un ex studente della London School of Economics che gestisce un sito web a favore della disobbedienza civile e che sostiene che «l’elitarismo conduce alla tirannia». Una volta ripartite, le due imbarcazioni hanno però avuto un nuovo inconveniente: i due equipaggi sono venuti a contatto e i remi delle due imbarcazioni si sono scontrati, causando anche delle ferite ad uno dei membri di Oxford, rimasti in sette.
Alla fine la vittoria, numero 81 è di Cambridge, per Oxford (75 vittorie) che schierava come “con” una donna (la quindicesima in 183 anni di storia). Sarà per l’anno prossimo!
Una volta a terra, poi, Alexander Woods, uno dei sette superstiti di Oxford, è collassato per lo stress dell’inutile rincorsa ed è stato ricoverato all’Ospedale di Charing Cross, per fortuna senza nulla di grave.
La Boat Race, Oxford-Cambridge, più pazza di sempre
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