Erano nell’aria, e non si sono fatte attendere: le dimissioni di Davide Boni, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia. L’esponente della Lega Nord è indagato per corruzione dalla procura di Milano in relazione a un filone di indagine nato dall’inchiesta su tangenti al comune di Cassano D’Adda.
In una nota, l’ex presidente del Consiglio regionale della Lombardia fa sapere che il suo è un gesto autonomo, non richiesto da nessun membro del suo partito, e che «dopo 22 anni di militanza non posso e non voglio però fare altro, ancora una volta, che seguire l’esempio del mio segretario federale, Umberto Bossi, al quale già rimisi il mandato un mese fa. Se fa un passo indietro lui, diviene un imperativo morale per me seguirlo».
Intanto sulle indagini che colpiscono diversi esponenti presenti nel Consiglio e nella Giunta regionale lombarda, è intervenuto il Governatore della Regione Formigoni: “Anche Gesù ha sbagliato a scegliersi uno dei collaboratori, non pensiamo di essere impeccabili. Può essere che ciascuno di noi abbia nelle sue infinite conoscenze una persona che non è perfettamente limpida ma questo lo stabilirà la magistratura». Formigoni ha poi escluso qualsiasi possibilità di dimissioni, lasciando intendere la volontà di restare in sella fino a chiusura Legislatura nel 2015.