Francia: sfida Hollande Sarkozy. Elezioni Grecia, si vota il 6 maggio

PoliticaFrancia: sfida Hollande Sarkozy. Elezioni Grecia, si vota il 6 maggio

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Elezioni in giro per il mondo. Si vota in Francia, le presidenziali, in Gran Bretagna, le amministrative, le in Grecia e in Iran, le legislative senza dimenticare le “nostre” amministrative.

Presidenziali in Francia: secondo i sondaggi nel ballottaggio tra il socialista Hollande, e il presidente candidato di centro-destra Sarkozy, a trionfare sarà il primo. Nonostante un recupero nelle ultime ore di Sarkò, il divario resterebbe di circa 4 punti percentuali, a favore del socialista, con cui, a sorpresa, si schiera Bayrou. Il leader centrista, che al primo turno ha ottenuto il 9%, pur non volendo dare indicazioni di voto ai suoi, annuncia che voterà per il candidato del PSF. Una scelta a sorpresa, considerando che l’elettorato “centrista” francese ha sempre in qualche modo guardato a destra, più che a sinistra. Bayrou, accusato di incoerenza da Sarkò poiché precedentemente aveva detto che Hollande avrebbe portato il paese al fallimento, ha giustificato la sua scelta, dicendosi disgustato della “corsa ai voti dell’estrema destra da parte di Sarkozy”. L’esponente del MoDem fa riferimento ai voti (oltre i 17%) ottenuti al primo turno da Marine Le Pen con il Front National. Va ricordato che la “pasionaria nera” ha lasciato libertà di scelta al proprio elettorato, dichiarando che il suo voto non andrà né a Sarkò, né a Hollande. Se i sondaggi dovessero aver ragione, Hollande sarebbe il secondo presidente socialista nella storia della V repubblica francese, dopo i due settenati (dal secondo mandato di Chirac i presidenti durano 5 anni) di Mitterand.

Amministrative in Gran Bretagna: passo falso per il governo formato da conservatori e liberal-democratici. Il premier Cameron dopo il voto di metà mandato, che ha bocciato il suo governo parla di tempi difficili per il paese, ma ha ribadito che il “governo ha fatto e continuerà a fare la cosa giusta”.  Nonostante i risultati negativi, Londra dovrebbe restar in mano al conservatore Boris Johnson, che però rischia di dover ricorrere al ballottaggio con Livingston, ex sindaco laburista. I risultati ufficiali di 156 dei 181 consigli comunali parlano chiaro: i tories mantengono 40 città, e ne perdeno 12, mentre i labour vedono aumentare a 66 le città da loro amministrate, con un più 12. Infine i liberal-democratici perdono una città, passando da 7 a 6. Oltre che nella city, si è votato anche a Liverpol, Birmingham, Manchester, Leeds, Newcastle. Affluenza bassa, appena il 32% degli aventi diritto ha votato.

Legislative in Grecia: i greci voteranno il nuovo parlamento il 6 maggio. Dopo la parentesi Papademos, il paese più volte prossimo alla bancarotta, sceglierà il nuovo legislativo. Favorito è il partito di centrodestra Nea Dimocratia, attestato secondo i sondaggi tra il 24 e il 30%. Crollo per il Pasok, il partito socialista, dell’ex premier Papandreou. I socialisti rischiano di passare dal 44% delle ultime elezioni, al 15%. In crescita la sinistra democratica, e le forze estreme, sia di sinistra, che di destra. Apatia e sfiducia nella politica, scaturiti dalla crisi che tuttora sconvolge il paese, e gran parte dell’Europa, sono i difficili ostacoli che la politica ellenica, e non solo, deve superare.

Legislative in Iran: dopo la prima tornata, avuta il 2 marzo, si era registrata la netta affermazione dei due partiti conservatori. Da una parte l’area vicina alla guida suprema, Khamenei, dall’altra, l’area che si rivede nel presidente Ahmadinejad. Domani si conoscerà l’esito di questo secondo turno, che comunque sembra configurare un parlamento con un dominio netto delle forze fedeli a Khamenei.

Amministrative “nostrane”: si vota domenica 6 maggio dalle 8:00 alle 22:00, e lunedì 7 maggio dalle 7:00 alle 15:00. Ventisei i capoluoghi di provincia coinvolti: Asti, Monza, Cuneo, Como, Alessandria, Belluno, Gorizia, La Spezia, Genova, Parma, Verona, Piacenza, Lucca, Pistoia, L’Aquila, Rieti, Frosinone, Isernia, Lecce, Brindisi, Taranto, Trani, Catanzaro, Palermo, Trapani e Agrigento, oltre che in 938 comuni. Laddove non si dovesse arrivare all’elezione del sindaco al I turno, si ricorrerà al ballottaggio domenica 20 e lunedì 21 maggio.

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