Terremoto Calabria, Lombaridia ed Emilia: 29 scosse, 3 gradi magnitudo

CronacaTerremoto Calabria, Lombaridia ed Emilia: 29 scosse, 3 gradi magnitudo

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Lo sciame sismico continua e si sposta anche in altre regioni come in Basilicata e in Calabria. In Emilia Romagna le scosse, stanotte, sono state 29 iniziate a mezzanotte fino alle 5 di stamattina ma il sismografo fino ad ora ne ha registrate tante altre.

Stavolta la più forte, di magnitudo 2.7, si è avvertita in Lombardia, nella provincia di Mantova. Per fortuna l’intensità non ha superato il terzo grado e durante la notte è toccata anche alla Calabria, proprio ai confini con la Campania. E in quanto a supposizioni secondo l’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) non si possono prevedere i terremoti se non la probabilità che possano accadere e proprio Antonio Piersanti dell’Ingv ipotizza un terremoto nelle zone dell’Emilia Romagna tra 4 e 5.5 di magnitudo e che si avvertirà in tutto il nord. L’ipotesi sembra superare il 50% di probabilità.

L’EPICENTRO – Ore 4.16, la scossa di 2.7 di magnitudo ha registrato il suo epicentro in una zona compresa tra  Borgofranco, Magnacavallo, Ostiglia, Pieve di Coriano, Poggio Rusco insieme alle province di Verona e Rovigo.
Poco dopo la mezzanotte, una scossa di 2.6 gradi è stata  registrata nel modenese, con epicentro nella zona di  Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro (Modena), Crevalcore e Pieve di Cento (Bologna), Bondeno, Cento e Sant’Agostino (Ferrara).

Due scosse di terremoto di magnitudo 4.3 e 3.2 sono state registrate alle 3:06 e alle 3:32 al sud, con epicentro tra i comuni di Ispani, San Giovanni a Piro, Sapri (Salerno), Matera, Potenza e ancora tra Campiania e Basilicata. Tuttavia la Protezione Civile rende noto che non sono stati riportati danni a persone o cose.

GIORGIO NAPOLITANO – “Massimo impegno delle forze dello Stato e della più ampia solidarietà nazionale per un’efficace risposta a bisogni acuti di assistenza e a prospettive di rapida ricostruzione”.

Ritornando alle previsioni, l’Ingv non dà l’ufficialità di quanto divulgato da Giuliani, il sismologo che avrebbe previsto il terremoto dell’Aquila con il suo studio non ufficializzato scientificamente. Secondo lui un forte terremoto potrà abbattersi in Calabria nei prossimi mesi. I sismologi italiani però non ne confermano la probabilità.

Intanto le accise sulla benzina, carburante e gasolio, sono state aumentate di 2 centesimi. Il Consiglio dei Ministri fa sapere che questo aumento durerà fino al 31 dicembre 2012, ma la storia ci insegna che non sempre è stato così e che l’aumento è rimasto invariato negli anni a venire. Tuttavia  questi soldi dovrebbero gonfiare le casse dello Stato di circa 500 milioni di euro per la ricostruzione post-terremoto, con la preghiera che questo denaro venga utilizzato solo ed esclusivamente per mettere in piedi il popolo e l’economia emiliana.

fonti: corriereinformazione.it

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