Giovanni Vantaggiato il presunto colpevole dell‘attentato alla scuola “Morvillo-Borsellino”, di Brindisi, dove morì la sedicenne Melissa Bassi, parla davanti al Gip, per l’interrogatorio di convalida del fermo. “Chiedo perdono”, queste le prime parole dell’uomo che ha anche espresso la volontà di scrivere una lettera ai genitori di Melissa Bassi. Anche oggi, l’uomo detenuto in carcere, con l’accusa di strage aggravata da finalità terroristiche, ha negato l’esistenza di complici, che lo avrebbero aiutato nell’attentato dello scorso 19 maggio. La scelta della scuola sarebbe scaturita dalla presenza di diverse vie di fuga.
Sul movente l‘uomo ha confermato quanto emerso nelle prime indiscrezioni: “Ho fatto un gesto dimostrativo perché ho subito due truffe e perché il fatturato negli ultimi anni è diminuito”. L’uomo che è titolare di un deposito-rivendita di carburante, avrebbe avuto perdite per oltre 300 mila euro, per mancati pagamenti, e dal 2003 aveva perso gran parte del suo giro d’affari, dopo la conclusione di una fornitura alla provincia per alcune scuole, tra cui la stessa “Morvillo-Borsellino”.
Il Gip si è riservato, circa la decisione sulla convalida del fermo.
Intanto sul piazzale della scuola è stata posta una targa dedicata alla ragazza sedicenne. Alla presentazione della targa presenti varie personalità politiche locali, nonché molti studenti. Una delle ragazze ferite dalla bomba: “non tornerò più a scuola, il ricordo di Melissa è troppo forte”.