Home Politica Lusi: il Senato dice si all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita

Lusi: il Senato dice si all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita

Il Senato dice si alla richiesta di arresto di Lusi, l’ex tesoriere della Margherita, accusato di associazione a delinquere e di appropriazione indebita. Luigi Lusi è accusato dai magistrati di aver distratto 22 milioni dai fondi dell’ex partito guidato da Rutelli, confluito poi, assieme ai Ds, nel Partito Democratico. 

I voti a favore della richiesta di arresto sono stati 155, 13 quelli contrari, ed un solo astenuto. I senatori del Partito della Libertà non hanno partecipato al voto, che ha visto opposizione e maggioranza votare per il si. Il voto è stato a scrutinio palese, e la vittoria del si ad una richiesta di arresto per un senatore, rappresenta una novità assoluta, mai infatti Palazzo Madama aveva autorizzato l’arresto di un senatore.

Intanto l’ex tesoriere della Margherita rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia, si dice pronto a combattere: “non mi dimetterò da senatore, voglio combattere da senatore“. E ancora continua: “sono una persona che sta vivendo un incubo e chiedo rispetto come persona“. Il senatore era convinto che mai fosse finito in carcere “avrei scommesso viaggi alla bahamas che mai sarei andato in carcere, mi pareva un’ipotesi fuori dalla grazia di Dio“. Lancia poi una frecciatina a Rutelli, l’ex leader della Margherita, ora terzopolista con l’Api:Rutelli ha avuto almeno la decenza di non votare”. Infine un’accusa alla Lega: “Se la lega non avesse partecipato al voto non ci sarebbe stato il numero legale“. Prima del voto, riferendosi alla crisi economica aveva chiesto “scusa“, e aveva contestato: “chi vuole un capro espiatorio o trovare un colpevole per tutte le stagioni”, precisando che l’ammissione di responsabilità “non è confessione”.