TERREMOTO OGGI: in Emilia la terra continua a tremare anche se l’intensità delle scosse si affievolisce e per fortuna si mantiene sotto i 3 gradi di magnitudo. L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) registra il primo sisma intorno all’1:30 di questa mattina con 2.4 di magnitudo che è stata avvertito in Umbria e nelle province di Terni e Perugia a 6,4 km di profondità con epicentro in prossimità dei comuni di Giano dell’Umbria (Pg), Massa Martana (Pg) e Acquasparta (Tr).Il secondo sisma, invece, alle 2:16 di questa mattina a 8.6 km di profondità con magnitudo pari a 2.4 con epicentro nel Modenese vicino Mirandola.
L’EMILIA HA BISOGNO DI FONDI – Sono oltre 13 milioni di euro raccolti fino ad oggi. 1 milione di euro versati nel conto corrente della Regione e il numero degli sms solidali riscalda il cuore anche se non sembrano mai abbastanza. Tramite questa pratica di solidarietà sono stati raccolti ben 12 milioni di euro che si sommano ai 150mila euro donati alla comunità di emiliano-romagnoli nel mondo oltre ad altri fondi raccolti da progetti di cooperazione internazionale.
La ‘Gazzetta di Mantova‘ in merito alla raccolta di questi fondi pubblica le dichiarazioni fatte da Formigoni, governatore della regione Lombardia, al presidente del Consiglio Mario Monti: “Ho scritto una lettera anche al presidente del Consiglio Monti, chiedendo che nella ripartizione dei fondi per la ricostruzione siano tenuti presenti anche i danni del Mantovano, che non sono affatto insignificanti“. Continua poi nel raccontare l’incontro avvenuto stamani a Bologna con i presidenti di Emilia Romana, Vasco Errani, e del Vento, Luca Zaia: “è servito per raccordarci insieme su un’azione per permettere di far ripartire al più presto soprattutto l’economia delle zone terremotate. E sono state discusse una serie di modalità operative e tecniche che poi proporremo al governo”.
LA REALTA’ DELL’ILLEGALITA’ – Ora ricostruire l’Emilia sarà dura non solo per la mole di lavoro da svolgere sia a livello umano che costruttivo, ma si dovrà far fronte ai tanti avvoltoi che in questo periodo si sono proposti con progetti a prezzi stracciati per potersi aggiudicare una fetta di questo ‘non mercato‘ trasformandolo invece un ‘vero mercato‘. Bisognerà tenere alta la guardia, la tragedia emiliana senza i giusti controlli potrebbe diventare nuova terra di fuoco per l’illegalità mafiosa e non solo. Evitare quindi che questo tipo di infiltrazioni possono dirigersi verso le nuove costruzioni; intanto le indagini già avviate, a seguito di un esposto circa il rischio comprovato per la vulnerabilità alle mafie in Emilia, dal massimo esperto in materia Enzo Ciconte, confermano la presenza di criminalità organizzata in alcuni cantieri edili sul territorio colpito dal sisma