Home Cronaca Napoli: ritrovare un orologio e perdere credibilità

Napoli: ritrovare un orologio e perdere credibilità

Non ci piace speculare sulle vicende che macchiano in modo strumentale l’immagine di Napoli e, quindi, dei napoletani ma, vincolati come siamo a restituire alla pubblica opinione la realtà delle cose, avendola vista storpiata anche dai più importanti organi di informazione locale e nazionale, torniamo, nostro malgrado, sulla spiacevole vicenda che ha visto protagonista Soledad Cavani e il suo orologio.

Che, tanto per cominciare, trattasi di un Piguet, non un Piaget (!!!).
Ma veniamo al dunque: nel pomeriggio di giovedì (e quindi non sabato), il Maggiore Lorenzo D’Aloia e il Capitano Erich Fasolino, del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, a seguito di una telefonata anonima (“vi abbiamo fatto un regalo“) ritrovano un pacchetto contenente un orologio, un Audemars Piguet Lady Royal Oak con cinturino in caucciù bianco con quadrante ottagonale in oro e brillanti, in una cassetta per le lettere in piazza Italia (quartiere Fuorigrotta).

Risulta quanto meno ridicola la versione che circola in rete e su praticamente tutta la carta stampata (a meno di Cronache di Napoli) che presupporrebbe – ma va le immaginate??? – una squadra di carabinieri in giro a verificare i polsi degli avventori dei locali e, trovato un Piguet, sequestrarlo e denunciarne il possessore (!!).
Difatti non risultano al momento denunce a seguito del ritrovamento.

L’orologio è al momento alla caserma Pastrengo in attesa del riconoscimento della legittima proprietaria.

Così è, se vi pare.

di Dario Stipa Carotenuto