Staffetta giamaicana che ha fatto a meno di Asafa Powell, infortunatosi nella finale dei 100 di domenica scorsa, ma che con Nesta Carter, Michael Frater, Yohan Blake e sua maestà Usain Bolt corre i 4×100 in uno storico 36″85. La squadra caraibica ha migliorato un record che già le apparteneva, conquistato negli ultimi mondiali in Corea, e ha ripetuto la vittoria olimpica ottenuta a Pechino. Per Bolt è la seconda tripletta olimpica, dopo quella di Pechino.
Medaglia d’argento per gli Usa, che chiudono in 37″04, eguagliando il precedente record mondiale, sul gradino più basso del podio Trinidad e Tobago che chiude in 38″12. Ai piedi del podio la Francia 38″16, poi il Giappone 38″35, i Paesi Bassi sesti con 38″39 e infine l’Australia con 38″43. Il Canada giunto terzo al traguardo è squalificato per un’ invasione di corsia del suo terzo staffettista.
Una curiosità: rischio squalifica corso anche dalla Giamaica, non avendo Bolt consegnato subito il testimone al giudice, come prescrive il regolamento.
Le olimpiadi londinesi portano bene alle staffette veloci, se anche le donne hanno migliorato il loro record mondiale. Le americane hanno infatti corso la staffetta in 40″82, migliorando un record vecchio di 27 anni, stabilito dalle tedesche dell’est nel 1985 in 41″37.
