CAMORRA – La voce era circolata per diverso tempo, ma in tanti credevano che si trattasse solo di chiacchiere, o della solita leggenda metropolitana.
Ed invece, con l’omicidio di ieri a Chiaiano, sembra concretizzarsi la minaccia lanciata dai vertici camorristici di Secondigliano: ucciderne uno per ogni famiglia, fino a riconquistare i territori perduti di Secondigliano e Scampia, riprendersi ciò che fu sottratto ai Di Lauro nel corso della precedente faida che si concluse con arresti eccellenti.
L’intento, non tanto nascosto, è quello di mettere fuori gioco gli appartenenti al clan degli scissionisti, cacciarli, se non eliminarli, da ogni lotto, piazza o casa.
Ci troviamo di fronte ad un’azione mirata, di certo concertata con i vertici della famiglia che marciscono nelle patrie galere, nonostante l’isolamento adottato.
Le forze dell’ordine si trovano nella condizione di dover fronteggiare un nuovo tipo di guerra di camorra, tesa a conquistare posizioni a piccoli passi, con omicidi non sempre eccellenti, sferrando colpi improvvisi anche con la massiccia presenza d agenti sul territorio.
Ciò che è accaduto a Chiaiano, con l’omicidio trasversale di un giovane ventenne, è la conferma che la faida è in atto, senza tentennamenti di sorta.
Il messaggio conferma che la guerra tra gli Abbinante e i Di Lauro è ancora lunga, e nella periferia a nord di Napoli si conteranno nuovi morti.