Il Procuratore Bruti Liberati ha intanto prontamente spiegato che per Sallusti verrà direttamente messa in atto la sospensione della pena in quanto risulta non avere cumuli di pena né recidive.
Il giornalista si dice però profondamente sdegnato e comunica la sua volontà di dimettersi perché deciso a non voler vedere la sua libertà di stampa limitata. Nell’unica intervista che ha rilasciato a Pomeriggio 5 ha dichiarato: “Mi rifiuto di chiedere la grazia al Presidente Napolitano, perché credo che in quanto capo della Magistratura italiana in questi sette anni non abbia difeso a sufficienza i cittadini dall’invadenza di una giustizia politicizzata.” Dunque il direttore ha aggiunto che non cambierà la pena barattandola con i servizi sociali, ma andrà in carcere come è stato stabilito.
Il mondo della stampa è in subbuglio. Franco Saddi, segretario generale della Federazione nazionale della stampa, alla notizia della conferma della condanna per il direttore del Giornale, ha detto: “E’ una sentenza sconvolgente. Ci sentiamo tutti Sallusti”.