Alla convention democratica che si tiene a Charlotte, grande attesa per le parole di Michelle Obama. La convention che formalizzerà l’investitura per Barack Obama per le presidenziali americane del prossimo 6 novembre, si è aperta con le immagini del 2008 di Ted Kennedy che “incoronava” Obama come leader presente e futuro del partito democratico.
Prima delle parole della first lady a infiammare il popolo del partito che ha nell’asinello a stelle e strisce il proprio simbolo, era stato il sindaco di San Antonio, seconda città del Texas, Julian Castro, politico di origine ispanica. Molti lo definiscono “l’Obama ispanico”, e se nel 2004 a tenere il keynote speech (il discorso di apertura) era stato proprio l’attuale presidente americano, questa volta è toccato a lui aprire i lavori democratici.
Come Obama è carismatico, racconta la sua biografia come “sogno americano” realizzato: “la storia della mia famiglia non è speciale, speciale è l’America che ha reso possibile la nostra storia“, fa parte di una minoranza (quella ispanica che si avvia a diventare maggioranza), e ha saputo sfruttare la ribalta mediatica che gli è stata offerta attaccando Romney: “Come molti di voi ho guardato la Convention repubblicana della scorsa settimana. Hanno raccontato alcune storie di successo individuale, tutti noi celebriamo il successo individuale. Ma la domanda è: come si fa a moltiplicare tale successo? La risposta è solo una, votare il presidente Barack Obama” e solleticando il patriottismo democratico: “questa è una nazione come nessun altra, un luogo dove ci possono essere grandi passi avanti, grandi progressi sociali in una sola generazione. Non importa chi sei o da dove vieni il nostro percorso è sempre quello di andare avanti”.
L’evento però della prima giornata, quello più atteso è stato l’intervento della first lady Michelle Obama. Nel suo intervento sono emerse alcune delle differenze principali tra la piattaforma democratica e quella presentata dai repubblicani alla loro convention una settimana fa a Tampa: questioni sociali e soprattutto matrimoni omosessuali e aborto: “Barack crede che le donne siano in grado di decidere per la loro salute”.
Michelle Obama che gode di una popolarità oltre il 65%, ha ricordato che “Barack sa cos’è il sogno americano. Lo ha vissuto”, spiegando che allorquando si tratta di “ricostruire l’economia, Barack si ispira alle nostre famiglie che non avevano molto“. La first lady per avvicinare l’elettorato medio ha affermato che “essere presidente non cambia chi sei, ma rivela chi sei veramente”, e nel tentativo di convincere l‘elettorato femminile ha ricordato che “il mio titolo più importante è mamma in capo: per un mondo migliore per i nostri figli, dobbiamo essere uniti per un mondo in cui crediamo, mio marito Barack Obama”.
Sarà l’ex presidente americano Bill Clinton che ha guidato il paese dal 1992 al 2000, la stella della seconda giornata della convention democratica, mentre il presidente Obama è atteso a Charlotte, nello stato della Carolina del nord, in serata, mentre il suo discorso di accettazione è previsto per domani.