Beatles forever: 50 anni di Love Me Do

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BEATLES – Rivoluzionari e puri, nessuno aveva mai scritto in passato come Lennon e McCartney, innalzando la qualità del songwriting pop oltre la banalità, fino a portarla al livello dei grandi dell’era della canzone, esplorando e precorrendo tutti i generi musicali.
Un gruppo formato da due geni della composizione come John Winston Lennon (Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980) e James Paul McCartney (Liverpool, 18 giugno 1942), un eccellente musicista cantautore come George Harrison (Liverpool, 25 febbraio 1943 – Los Angeles, 29 novembre 2001) e un buon batterista come Ringo Starr, (pseudonimo di Richard Parkin Starkey, Liverpool, 7 luglio 1940).
Una band che è stata la sintesi di tutto quello che è avvenuto prima e sarebbe arrivato dopo.
La dichiarazione ufficiale dello scioglimento della band è del 10 aprile 1970, quindi in meno di otto anni i Fab Four segnarono un’epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art (le copertine dei dischi ad esempio) e sono ritenuti, ancor più a distanza di 50 anni, un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali facilmente riscontrabile ancora oggi in tutto il mondo.
A livello commerciale, oltre ad essere gli artisti con il maggior numero di vendite nella storia della musica con oltre un miliardo di dischi venduti, sono diverse decine i record che i Beatles si sono aggiudicati negli anni così come i moltissimi premi, award e riconoscimenti assegnati ai quattro.
Non a caso la famosa rivista di musica ‘Rolling Stones‘ nella sua personale classifica dei ‘500 Migliori Album di Sempre‘  ha inserito tutti e 10 album in studio dei Beatles e ben quattro figurano nella top 10: al 1° posto troviamo Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (1967), al 3° Revolver (1966), al 5° Rubber Soul (1965) e al 10° The Beatles (1968), più noto col nome di ‘The White Album‘.

LOVE ME DO – É stata la prima hit che i Beatles ebbero in Gran Bretagna, dove si posizionò al 17° posto in classifica, mentre negli Stati Uniti uscì nell’aprile del 1964, piazzandosi in testa alla classifica Hot 100 di Billboard.
Paul McCartney scrisse Love Me Do nel 1958, chiedendo aiuto per completarla all’allora 17enne John Lennon, e questo la colloca come una delle primissime, se non la prima, collaborazione Lennon/McCartney.
Chi lo avrebbe mai immaginato che questa canzone avrebbe dato inizio alla leggendaria carriera discografica dei Beatles, singolo che con l’immagine stessa del gruppo, fece uno strano effetto ad una generazione che aveva passato gli ultimi anni ad ascoltare insipide canzoni pop.
Il testo di Love Me Do è semplice al massimo, con gran parte delle parole formate da un’unica sillaba e con la parola ‘amore‘ ripetuta 21 volte. «Ti amerò per sempre, perciò ti prego amami», questo è il semplice messaggio contenuto nella canzone, nulla a che vedere con «Materia cremosa e gialla, che scende dall’occhio di un cane morto» di qualche anno dopo contenuta nel testo di ‘I’m the Walrus‘.

BEATLES GENERATION – Da bambino spesso mi capitava di chiedere a mio padre di chi fosse la canzone che avevo appena ascoltato in uno spot pubblicitario o durante la sigla di qualche programma televisivo (celebre è ‘All You Need Is Love‘ utilizzata per il programma ‘Stranamore‘), lui prontamente rispondeva:«È dei Beatles!».
Così a 16 anni, nel Duemila, comprai la mia prima audiocassetta (anche se i CD già avevano fatto la loro comparsa), contenente 1 (One), la raccolta di tutte le numero uno piazzate dai Fab Four nella chart inglese e/o americana.
L’ascoltavo per ore nella stanza che condividevo con mia sorella, che a distanza di anni mi rinfaccia ancora di aver imparato contro il suo volere tutte le parole delle loro canzoni.
Scoppiò così la scintilla che divampa ancora ora nelle mie orecchie, un interesse incontrollabile verso tutto ciò che riguarda loro, un amore che a distanza di 10 anni rimane immutato e cresce sempre di più, fino ad arrivare in ‘pellegrinaggio’ a Londra fino agli studi di Abbey Road, senza però abbandonarmi all’emulazione della foto di rito sulle strisce pedonali.
Ecco perchè come tanti fan dei quattro ragazzi di Liverpool, o come chi semplicemente capisce di musica, non sopporto quando un fenomeno del momento, tipo i One Direction, vengono paraganoti in maniera azzardata a loro: i Beatles hanno innovato il mondo della musica contemporanea più di chiunque altro e solo in pochi dopo di loro (Pink Floyd e  Led Zeppelin ad esempio) sono riusciti a fare altrettanto.
I Beatles non sono un semplice gruppo musicale, sono il gruppo musicale per eccelllenza, dopo di loro nulla è stato più come prima.

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