L’ipotesi che appare più fattibile è quella che porterebbe ad un’alleanza con la coalizione di partiti che ha sostenuto Micicchè, che ha ottenuto il 15,41% dei consensi.
Un’ipotesi simile garantirebbe al neo-governatore la maggioranza dei consiglieri. L’attribuzione, provvisoria, degli 80 seggi nelle province prevede 14 consiglieri al Pd, 11 all’Udc e 5 alla Lista Crocetta, a questi, vanno aggiunti i 9 seggi assegnati, come premio di maggioranza, alla coalizione vincente. Il totale di 39 consiglieri sui 90 dell’Assemblea costringe dunque Crocetta a cercare alleanze: il possibile accordo con la coalizione di Micicchè (10 seggi per il Mpa e 5 per Grande Sud) porterebbe a 54 i consiglieri di maggioranza.
Nei banchi dell’opposizione siederebbero quindi i 21 consiglieri della coalizione che ha sostenuto Musumeci, 12 del PdL, 4 di Cantiere Popolare, 4 della Lista Musumeci più un consigliere del listino regionale.
All’opposizione anche il primo partito delle elezioni regionali siciliane: il Movimento 5 stelle, che con 14,88% ottiene 15 seggi in Assemblea.
Restano fuori da Palazzo dei Normanni, sede della Regione Sicilia, Fli (4,3%), Idv (3,53%) e Sel-Verdi-Fds (3%) che non hanno superato la soglia di sbarramento del 5%.