Dati confortanti per la Fiat emergono dalla trimestrale presentata al Cda dell’azienda, che conferma i target 2012. I ricavi del gruppo Fiat, nel terzo trimestre dell’anno in corso, nonostante in Europa (ma anche in Africa e Medio Oriente) ci sia un “perdurare deterioramento delle condizioni di mercato, particolarmente severo in Italia“, aumentano del 16% rispetto allo scorso periodo 2011. Nella fattispecie si registra un aumento di veicoli venduti, pari ad un milione.
Il traino di questa crescita è dato dalle vendite nei paesi extraeuropei, che hanno quindi bilanciato e compensato la diminuzione di vendita avvertita in Europa. I dati che si leggono dalla trimestrale sono quindi confortanti per l’azienda automobilistica torinese, che fa registrare dei ricavi pari a 83 mdl,con un utile di 3,8 mld, un calo dell’indebitamento di 6,5 mld e un utile netto di 286 mln.
Non solo presentazione dei dati, ma anche l’ incontro tra l’Ad Marchionne e i sindacati, presentatisi senza la Fiom, esclusa per non aver firmato l’accordo e il contratto. Marchionne come il presidente della Fiat, Elkann, ha parlato di risultati “in linea con le previsioni”. Bonanni, segretario della Cisl va oltre i dati forniti in queste ore, chiedendo “cosa intende fare la Fiat“ e “quali sarà la mission dei diversi stabilimenti”. Il segretario della Fiom, Landini benché assente fa sentire la sua voce, e con un presidio davanti al Lingotto, e chiedendo “fatti concreti”, onde evitare un depotenziamento della produzione in Italia.
La Fiat conferma che non ci saranno chiusure di stabilimenti in Italia, ma ci saranno interventi nei prossimi 2-3 anni, utili a svilupparli. Inoltre l’azienda piemontese rivedrà al ribasso gli obiettivi per il 2013-2014. Tra il 2013 e il 2016 verranno prodotti nel nostro paese 17 nuovi modelli di auto.
Per Marchionne occorre risollevare il mercato europeo, facendo: “leva sui grandi marchi storici premium come Alfa Romeo e Maserati“, riallineando “il portafoglio prodotti e riposizionare il proprio business per il futuro”.