Uscirà martedì 23 ottobre il nuovo album di inediti Apriti sesamo di Franco Battiato, uno tra i più grandi cantautori italiani dai vasti interessi filosofici ed estetici. L’ultimo lavoro inedito del Maestro è stato Il vuoto, risalente al 2007 (nel corso degli ultimi 5 anni abbiamo ascoltato solo raccolte di cover). Il cantautore siciliano ritorna ora con un disco elegante, intenso e colto, definito da lui stesso uno dei migliori della sua carriera, che passa da citazioni classiche (Dante, Gluck, Rimsky Korsakov, la Passacaglia del frate Stefano Landi), a suoni pop anni ’70; dal dialetto siciliano alla lingua inglese. Dieci brani, dunque dieci testi dalla fortissima carica etico-spirituale. Battiato si esprime apertamente sulla politica dei giorni nostri, affermando di preferire la meditazione, la solitudine alla realtà attuale e dichiarandosi ben conscio dell’urgenza di un rinnovamento morale: nella musica d’autore italiana non vedevamo un impegno sociale del genere dai tempi di Giorgio Gaber. Battiato, all’età di 67 anni, dimostra che si può sopportare il presente solo guardando in alto, guardando altrove.
“Apriti Sesamo è soltanto una canzone di un disco che viaggia su uno standard elevato. I tempi della crisi sono duri. Quando i fiumi sono in piena gli stronzi vengono a galla. Per fortuna mi difendo. Ho pochi contatti con l’esterno, imparo da libri scritti migliaia di anni fa. Se analizziamo le cose, ci accorgiamo di una verità assoluta: tutto è legato ad alberi, sassi, fiumi, animali e naturalmente gli esseri umani. Come scrisse David Bohm, dico che avevano ragione i mistici, non ce ne siamo mai accorti“.
Passacaglia è il singolo che ha anticipato l’uscita del nuovo album: un brano scritto a quattro mani con Manlio Sgalambro, filosofo siciliano presente ormai da anni nelle produzioni di Battiato. Nel video comprare a sorpresa per qualche istante anche il Maestro (oltre che Elisabetta Sgarbi, sorella di Vittorio, nota con il nome d’arte Betty Wrong). Nel nuovo lavoro è particolarmente affrontato il tema della morte, al cui proposito Battiato afferma: “I tibetani, che adoro, quando vanno a dormire capovolgono la coppa del cibo, sanno che potrebbe essere l’ultima notte. Non credo che si possa essere contenti di questo mondo, della gente orribile che governa e degli umani in genere che vivono in forma animalesca”. Un album che, come sempre, ci fa riflettere, che non ci lascia indifferenti: tra fantasie e reincarnazioni, il Maestro dimostra di essere l’unico cantautore della sua generazione a non essere scomparso e a non essersi riciclato.
In Apriti sesamo Battiato si è circondato di musicisti di altissimo livello come Simon Tong (ex Verve) alla chitarra e Hammond di Carlo Boccadoro all’organo. Il tour Apriti sesamo – Live si aprirà il 19 gennaio a Bergamo, arriverà a Roma 20 e 21 febbraio e toccherà il 4 e 5 maggio il Teatro Bellini di Catania in forma di concerto sinfonico con orchestra.