Salvatore Parolisi condannato all’ergastolo e privato della patria potestà

CronacaSalvatore Parolisi condannato all'ergastolo e privato della patria potestà

Data:

CASO REASalvatore Parolisi, l’unico indagato per l’omicidio di sua moglie, Melania Rea, è stato alla fine condannato. Ormai all’ex caporalmaggiore degli alpini è stato inflitto l’ergastolo e dovrà scontare 30 anni in carcere. Dopo circa quattro ore di camera di consiglio, Marina Tommolini, gup di Teramo, ha emesso la sentenza e a Salvatore Parolisi sono state attribuite tutte le sanzioni accessorie: dall’interdizione perpetua dai pubblici uffici alla perdita della patria potestà genitoriale. E ancora al pagamento della provvisionale di un milione di euro per la figlia Vittoria, 500mila euro per i genitori di Melania, almeno è quanto dichiarato dall’avvocato che assiste la famiglia Rea, Mauro Gionni, uscendo dall’aula del Tribunale di Teramo, dopo la lettura della sentenza.

Ricordiamo che l’ex caporal maggiore già era stato arrestato una prima volta a seguito di un provvedimento di custodia cautelare emesso il 18 luglio 2011: in quel periodo la competenza sulle indagini era ancora della Procura di Ascoli Piceno. Nello stesso anno, il 2 agosto, ci fu la stessa misura ristrittiva da parte del gup di Teramo Giovanni Cirillo.

LA DIFESA – dell’uomo parla di insussistenza di prove anche se ammettono solo le bugie di Parolisi (ma non le contraddizioni, ndr): «ma come uomo e marito, e non certo come assassino della moglie» riferisce Nicodemo «E’ il classico processo da insufficienza di prove, se questo delitto fosse accaduto tra il 1930 e il 1989 Salvatore sarebbe stato prosciolto proprio con l’istituto dell’insufficienza di prove. Ma con la riforma il processo è cambiato, e siamo qui a voler dimostrare, con assoluta serenità, l’innocenza di Salvatore Parolisi». Evidentemente la scientifica è riuscita a risalire alla prova chiave e anche se i legali parlano di prove inconcrete l’impassibilità di Parolisi, il non dolore, alle volte, può essere una prova schiacciante anche se la magistratura si è basata sui fatti senza tralasciare nulla, nemmeno un parola uscita dalla bocca di quest’uomo.

Ma la condanna non cancella il dolore!
Il padre di Melania, Gennaro Rea, in lacrime dichiara: «Non ha vinto nessuno!». Interviene anche il fratello della vittima, Michele Rea, il quale ancora una volta esprime il suo fastidio nel vedere il comportamento di Parolisi in aula: «Lo guardo ogni momento e vederlo così impassibile mentre si parla di Melania mi infastidisce – dice – è una mancanza di rispetto nei confronti di sua moglie». Il padre prosegue: «La speranza che non sia stato lui c’è, ma gli occhi parlano e neanche oggi abbiamo incrociato quelli di Salvatore . Spero sempre che non sia stato lui, ma gli occhi sono lo specchio dell’anima e neanche oggi abbiamo avuto modo di incrociare i nostri con i suoi».

A casa Rea, invece, la zia di Melania, si affaccia dal portone dei genitori della donna che lascia orfana la piccola Vittoria e urla ai giornalisti: «Avete sentito!» e richiama a se un breve applauso. La madre di Melania invece non se la sente di rilasciare dichiarazioni. E anche se giustizia è stata fatta, oggi, è come se avessero ucciso nuovamente sua figlia, tradita dall’uomo che loro avevano accolto in casa come un figlio.

Intanto a Somma Vesuviana, intorno alla palazzina della famiglia Rea, ci sono numerosi giornalisti e tanti gli automobilisti che si stanno fermando e vorrebbero abbracciare i familiari della donna.

Share post:

Altre storie

Seguici su

50,320FansLike
527FollowersFollow
7,000SubscribersSubscribe

Leggi anche
Altre storie

Instagram bug: calo dei followers e migliaia di account sospesi

Il 31 ottobre, a ridosso di Halloween, su Instagram...

Bologna, tragico incidente stradale: morta una 27enne

Tragico incidente stradale oggi registrato nella provincia di Bologna...

Scuola, bimba si sente male: inutile la corsa in ospedale

Ha incominciato ad avvertire un malore mentre ero a...

Zelensky, disponibile a un accordo: una pace senza la Crimea

Zelensky si apre a prospettive di accordo purché la...