In effetti già nei giorni scorsi era stata divulgata dalla Regione Lazio, una nota che chiariva bene che l’onda di piena avrebbe effettivamente coinvolto il Tevere, ma il suo passaggio sarebbe stato graduale “con una durata anche di diversi giorni, ma in condizioni di sicurezza a Roma garantita dai muraglioni” . In vista della piena del fiume sono state monitorate costantemente le zone maggiormente a rischio e tutte le forze dell’ordine insieme anche alla Protezione Civile, hanno letteralmente presidiato le aree più vicine al Tevere al fine di riuscire ad intervenire in modo efficace qualora ce ne fosse stato bisogno.
Stamane all’alba si sono verificate le prime problematiche connesse all’allagamento di via Flaminia nei pressi della stazione Celsa e di via Prati Fiscali. A seguire anche via Salaria e via Tor di Quinto sono state coinvolte. In virtù di ciò la Protezione Civile si è attivata e ha quindi deciso l’apertura del Centro operativo comunale a Porta Metronia. Alcuni barconi dei Canottieri, ancorati alla sponda del Tevere, sono stati distrutti dalla forza dell’acqua.
L’affluente presente nella zona nord di Roma, l’Aniene, pure è esondato nel punto in cui s’incontra con il Tevere, allagando abbondantemente tutte le terre limitrofe. Secondo le previsioni la portata del fiume dovrebbe via via andare a diminuire.