Israele pronto ad allargare attacco, 6 morti tra cui 4 bambini uccisi a Gaza. Una fonte palestinese parla di una tregua oggi o domani. Secondo quanto riportato dai servizi sanitari di Hamas sarebbero 52 le persone uccise dall’inizio delle operazioni militari dello stato ebraico contro Gaza, e tra le vittime vi era anche un bimbo di appena 18 mesi rimasto ucciso stamattina durante un nuovo raid israeliano vicino al campo profughi di Bureijj nella Striscia.
La diplomazia cerca in qualche modo un ‘cessate i fuoco’ fra Israele e Hamas e tuttavia l’aviazione israeliana nella notte ha continuato con i bombardamenti su Gaza sferrando una trentina di attacchi.
Intanto, a Tel Aviv, tornano a suonare le sirene per la quarta volta negli ultimi giorni. Due esplosioni sono state udite in città ed è stato intercettato dal sistema di difesa ‘Iron Dome‘ un razzo sparato da Gaza verso la stessa Tel Aviv.
Nonostante tutto il municipio di Tel Aviv ha dato disposizioni in modo tale che non venissero interrotte le lezioni all’interno delle scuole. Restano invece chiuse tutte le scuole che si trovano a distanza inferiore a 40 chilometri da Gaza. La polizia israeliana mantiene un elevato stato di allerta in tutto il territorio nel timore che Hamas possa cercare di condurre attentati, partendo dalla Cisgiordania.
Inoltre 4 razzi palestinesi hanno colpito la città israeliana di Ashkelon provocando dei feriti. Così un condominio è stato centrato e trapassato dal quarto fino al secondo piano.
L’ufficio a Gaza del canale televisivo Russia Today è stato distrutto da uno dei raid israeliani su Gaza lanciati ieri notte. Per fortuna non ci sono feriti.
25 sono il numero di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza sul territorio israeliano fino alle 12.00 di questa mattina (ora locale)
Attacco Radio. Data la superiorità tecnologica, l’esercito israeliano si è impossessato della radio di Hamas, mandando un messaggio alla popolazione palestinese: «State alla larga dai miliziani di Hamas, che giocano con le vostre vite».
Attacco media center. Presi di mira anche i grattacieli utilizzati dai mass media stranieri a Gaza. Otto giornalisti sono rimasti feriti e ad un cameramen palestinese è stata amputata una gamba.
Le parole di Simon Peres, presidente israeliano, a Sky News: «Il nostro obiettivo è la pace, il loro è distruggere Israele. Noi facciamo molta attenzione a non colpire i civili, mentre loro si concentrano proprio nel colpire i civili, L’azione intrapresa da Israele non costituisce una escalation, si tratta di legittima difesa».
E anche il Presidente USA, Barack Obama è intervenuto per arginare l’inasprimento del conflitto, questo è quanto dichiarato durante una conferenza stampa a Bangkok: «Sosteniamo il diritto all’autodifesa di Israele. Ma lavoriamo attivamente con tutte le parti nella regione per fermare il lancio di missili di Hamas senza ulteriori escalation di violenza».
LA TREGUA – Si continua a sperare per una possibile tregua e un emissario israeliano è arrivato domenica al Cairo per incontrare le autorità egiziane che stanno conducendo la difficile mediazione per un cessate il fuoco a Gaza. Intanto domani si attende l’arrivo del segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon sarà domani al Cairo per incontrare il ministro degli esteri Kamel Amr.
Riapre invece il punto di transito di Kerem Shalom al confine con la Striscia di Gaza per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari. 124 camion di beni sono entrati nella Striscia con forniture di aiuti medici, cibo e latte.