Bob Dylan: deve essere definito non solo una leggenda della musica, ma anche un pittore. Lui stesso ha dichiarato: “La pittura è un’attività esigente, molto intensa perchè dipingo cose della vita vera. Questo mi richiede una preparazione molto impegnativa”.
L’interesse per la pittura in fondo è sempre stato evidente in Bob Dylan, basti pensare che ha descritto il suo film Renaldo and Clara “più un quadro che che un film”, per l’importanza che ha dato ai colori nelle diverse scene. Inoltre negli anni Settanta frequentò un corso di pittura con Norman Raeben così che potesse imparare a comporre i suoi dipinti e anche la sua musica con maggiore consapevolezza.
A partire dal 28 novembre le sue opere saranno esposte in una delle gallerie d’arte più famose della città di New York: la Gagosian. Trenta quadri in mostra fino al 12 gennaio, che reinterpretano e modernizzano il design delle copertine di varie riviste americane, come Bondage Magazine o Baby Talk, che vengono stravolte nella grafica, nei colori, nella sintassi, nelle dimensioni. Un’arte “revisionista”, con un acuto senso di consapevolezza dei fenomeni quotidiani, fa di Bob Dylan un artista anticonformista e sfuggente, conoscitore dell’arte e degli stili popolari: un artista leggendario in campo musicale, il quale riflette anche nei dipinti la sua volontà di continuo rinnovamento. Alcune delle sue opere risalgono agli anni Sessanta, ma non sono mai state esposte fino al 2007 quando venne organizzata la mostra The Drawn Blank Series a Chemnitz (Germania), seguita poi da The Brazil Series a Copenhagen e The Asia Series sempre nella Gagosian di New York nel 2011.
Questa sarà dunque per Bob Dylan la seconda mostra nel giro di poco più di un anno e la quarta della sua carriera.