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Obama vince: in America si va a votare anche in lavanderia.

Obama vince: in America si va a votare anche in lavanderia.

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RISULTATI OBAMA ROMNEY – Il rieletto presidente Barack Obama poche ore prima dello spoglio aveva dichiarato: «Abbiamo i voti necessari per vincere». Tuttavia molte testate riportano la notizia di Obama che ha vinto per un pugno di voti. E stavolta sembra essere stata davvero una battaglia all’ultimo sangue con il suo rivale candidato Romney.

A questo punto ormai non contano più i voti che li dividono. Ancora una volta lo slogan di Obama è stato vincente: ‘Four More Years‘ che ha suscitato di nuovo la fiducia americana. Ma ovviamente non è stato solo questo il motivo per il quale molti cittadini hanno riconfermato la loro preferenza: arginare il debito pubblico senza far precipitare l’America in una nuova recessione; ridare un po’ di fiato a un ceto medio decimato dall’impianto della globalizzazione; concludere la misisone militare in Afghanistan e continuare a sostenere i fermenti democratici in Medio Oriente e Nord Africa, la lotta implacabile contro il terrorismo in Israele e ancora il rilancio della ricerca e dell’innovazione. Insomma, aveva tutte le carte in regola per essere rieletto e tanto mancherà dopo i suoi quattro anni per questo secondo mandato, ottenuto grazie anche alla sua famiglia, ad una moglie che si è impegnata alla pari del marito e per questo anche la Michelle Obama rimarrà nella storia come la first lady più imponente della storia.

QUANTO CONTA IL VOTO PER GLI AMERICANI? – Cos’è davvero il voto americano? Come si possono raccontare davvero il giorno delle elezioni? Un seggio addirittura può essere sistemato all’interno di una Lavanderia.  Mentre le file si allungano nelle zone colpite da Sandy, al seggio si va in pullman è la prima cosa che ci  viene in mente è che questo è un Paese pragmatico, il voto è sacro, ma in fondo fa parte della vita di tutti i giorni. Così a Chicago, poco lontano dalla casa degli Obama, in un quartiere di ispanici si va a  votare in lavanderia. Il seggio è stato sistemato tra lavatrici ed essiccatori e detta di molto è moglio meglio  così, può votare e allo stesso tempo lavare anche la sua biancheria.
Obama in questo quartiere vince a mani basse un po’ perchè è la sua Chicago e un po’ perchè l’elettorato è composto dalla maggior parte da immigrati che sono la vera forza del presidente ‘rieletto. I fantasmi delle cause, gli avvocati che sono corsi in Floria e neel’Ohio, le paure di un voto confuso, di una riconta troppo lunga e proprio da qui si capiscono più cose… il voto americano si fa in mille modi diversi e forse una lavanderia sembra un seggio irrituale, incomprensibile vista da lontano. Eppure spiegano gli elettori con i panni sottomano, che in parte è questa la forza della democrazia americana, talmente tanto abituata al voto, ad essere consultata che poi non importa se si va a votare in un lava a secco.

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