SCIOPERO 14 NOVEMBRE – Almeno ottanta i cortei in tutta l’Italia, per lo sciopero generale europeo indetto dai sindacati, contro la precarietà e le politiche di austerità. Allo sciopero aderiscono la Cgil, e gli studenti che protestano per i tagli all’istruzione.
La giornata di protesta europea ha creato tensioni e scontri in diverse città italiane ed europee. A Torino in particolare, un poliziotto è stato accerchiato e picchiato da una ventina di autonomi, che hanno usato bastoni e mazze da baseball. Il poliziotto colpito alla testa, coperta dal casco che si è spaccato, e ad un braccio, è ora ricoverato, in condizioni gravi, in ospedale. Il pestaggio si è avuto dinnanzi alla sede della provincia.
Cariche di alleggermento anche a Padova, dove la polizia ha identificato diversi no-global. Tensione anche a Milano, dove alcuni gruppi di giovani ha danneggiato le vetrine delle banche. Cortei anche a Napoli, Pisa, Bologna ed Ancona.
A Roma si registrano scontri tra gli studenti di Blocco Studentesco, organizzazione studentesca di ispirazione fascista, e la polizia. Al lancio di sassi dei primi, la polizia ha risposto con delle cariche di alleggerimento.
Nella capitale anche altri due cortei, quello della Cgil, partito dalla Bocca della Verità e diretto a Piazza Farnese, e quello degli studenti universitari e medi e dei Cobas, diretto a Montecitorio.
Cortei non solo nel nostro paese. In Spagna sono centinaia i manifestanti che hanno aderito alla protesta contro la crisi, indetta in 23 paese della Ue. Scontri e arresti nella capitale Madrid e a Barcellona.
Astensione generale e sciopero del lavoro anche in uno dei paesi maggiormente colpiti da questa crisi, la Grecia. I lavoratori greci chiedono un “Europa di coesione sociale e di prosperità”. Aderiscono allo sciopero indetto dalle due principali sigle sindacali del paese ellenico, maestri, docenti e dipendenti della compagnia che fornisce energia elettrica.
Adesione ampia allo sciopero generale anche in Portogallo. Anche nel paese lusitano le proteste sono contro i tagli alla spesa sociale e alle politiche di austerity. Nel paese bloccati i servizi pubblici, cancellati circa 200 voli all’aeroporto della capitale, Lisbona.