NAPOLI– E’ panico a Scampia. Agguato nel cortile di un asilo. Nel quartiere a nord di Napoli è guerra per il controllo sui traffici di droga. Luigi Lucenti pregiudicato di 50 anni, considerato vicino al clan della camorra Abbagnale, era conosciuto come “il re dei cavalli di ritorno”. Lucenti viene ferito da due killer a volto coperto e a bordo di uno scooter, sotto casa e per strada. Non si arrende e cerca rifugio davanti ad un asilo ma viene ucciso dai due killer, con grande ferocia. Sul posto i carabinieri hanno subito avviato le indagini. C’è paura e preoccupazione negli occhi dei genitori di Scampia: qualcuno stava aspettando l’uscita dei bambini davanti al “quinto circolo scolastico Eugenio Montale”, in via Fratelli Cervi; altri si sono precipitati appena sono circolate le voci sulla tragedia e altri ancora non sono genitori di quei bambini ma sanno che tra di loro poteva esserci anche un loro figlio. I bambini sono figli di tutti.
I piccoli, all’interno, stavano provando la recita di Natale. Un’insegnante racconta: “Gli spari non li abbiamo sentiti e per fortuna i nostri bimbi non si sono accorti di nulla. I bimbi sono stati fatti uscire da una porta secondaria e non hanno visto il cadavere”. Dopo questo episodio sembra che davvero niente possa fermare l’odio della camorra. Bisogna essere spietati e ciechi per agire in uno stato come quello di oggi, ancor più di tutti quelli precedenti e che avvengono ogni giorno intorno a noi. E’ inconcepibile che già da bambini bisogna sentire il senso del terrore, della paura e dell’insicurezza.
Molti si sono espressi sull’episodio di oggi a Scampia. Il sindaco De Magistris si esprime attraverso facebook e dichiara: “Sparare nel cortile di una scuola è un atto terroristico di una gravità indefinibile che fa male a questa città, in particolare alla società civile che, proprio a Scampia, è da sempre impegnata nel contrasto ai clan rappresentando il vero argine democratico alla camorra. Da sindaco di questa città non posso che ringraziare le forze dell’ordine e la magistratura per il loro operato, ma al governo non posso che chiedere un potenziamento immediato delle strutture giudiziarie e investigative, oltre che una ancora maggior presenza delle forze dell’ordine sul territorio”.
Il ministro Cancellieri ha spiegato: “Purtroppo Scampia è una ferita sempre aperta”. Si tratta di una battaglia con tempi lunghi e che richiede soprattutto una massiccia presenza delle forze dell’ordine”.
Il presidente della Regione Campania Caldoro: “La situazione si fa sempre più preoccupante. L’escalation di violenza ha raggiunto livelli non più sostenibili. Questa volta è il luogo scelto che rappresenta un ulteriore e più allarmante segnale”.