Concordia, audio inedito prima della telefonata tra Schettino e De Falco (VIDEO)

CronacaConcordia, audio inedito prima della telefonata tra Schettino e De Falco (VIDEO)

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francesco-schettino-concordiaLa saga ‘Schettino‘ non finisce qui e improvvisamente spunta fuori una nuova telefonata, inedita, che precede la conversazione ascoltata da tutta Italia tra il comandante del Costa Concordia e l’ufficiale operativo Gregorio De Falco. In questa prima telefonata con il comandante Leopoldo Manna dal comando capitaneria di porto a Roma, Francesco Schettino già si trovava di fronte la nave abbandonata

Da questa telefonata scaturisce quello che poi avrebbe provocato l’ira di Gregorio De Falco. Manna ha un tono fermo e deciso ma già da questa conversazione che Schettino fornisce delle spiegazioni alquanto imbarazzate e confuse. Fa di tutto per non ammettere di esser passato, di sua volontà e a motore manuale, troppo vicino agli scogli dell’isola del Giglio.

La telefonata:

«Ho sentito un colpo». «Avete preso qualcosa?» chiede Manna. «Dovevamo fare navigazione turistica ho sentito un colpo e abbiamo fatto black out eravamo a 0,18 più o meno dal Giglio e ci stava acqua e di colpo ho sentito un colpo boom ho fatto fare il download del vdr e niente adesso vediamo le cause […] La nave si è girata di colpo, se non andavamo sulle lance finivamo lo stesso in mare».

Le lance. Il racconto di Schettino procede in maniera grottesca, addirittura spiega di aver fatto ammainare le scialuppe di dritta con la speranza che la nave si raddrizzasse: «Siamo andati su basso fondale, ho dato fondo a due ancore in modo che man mano che si sono allagati tre compartimenti e la nave sbandava, e sbandava sempre di più, prima di arrivare al limite, ho messo le lance in acqua: quelle di dritta le ho messo per prima, pensando che togliendo peso la nave si raddrizzasse un pochettino».

E alla fine come nella telefonata di De Falco, Schettino non è in grado di quantificare le persone rimaste a bordo della Concordia. «Quante persone ci sono, quanti anziani a bordo lei non è in grado di dirmelo?» chiede il comandante Leopoldo Manna. «E no perché siamo con le guardie municipali sullo scoglio di fronte alla nave, ma non so perché le hanno portate tutte a terra».

Ricordiamo che all’ex comandante della Concordia è contestato il reato di abbandono della nave assieme all’omicidio plurimo colposo e al danno ambientale.

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