SAN PAOLO– E’ morto l’architetto Oscar Niemeyer. Ricoverato all’ospedale Samaritano di Rio de Janeiro dallo scorso 2 novembre, è deceduto oggi 6 dicembre all’età di 104 anni. L’architetto, considerato “il padre di Brasilia” ne avrebbe compiuti 105 il prossimo 15 dicembre. La notizia, data dalla tv brasiliana Globo, ha diffuso un grande dolore generale per una grave perdita.
Oscar Niemeyer era uno dei più famosi architetti del XX secolo e progettò la capitale Brasilia nel 1960. Le sue architetture moderne, proiettate verso il futuro, hanno fatto la storia. Le forme presentate erano un omaggio al corpo femminile. L’artista ha dichiarato: “Non provo attrazione per l’angolo retto, né per la linea dura e inflessibile creata dall’uomo. Ciò che mi attrae è la curva libera e sensuale che ritrovo nelle montagne del mio paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle onde del mare e nel corpo della donna che amo. L’Universo è fatto di curve”.Tra i suoi progetti ricordiamo: Palazzo dell’Alvorada; Palazzo del Planalto; Palazzo di Ytamaraty; calotta del centro culturale di Avilés in Spagna; Museo d’arte contemporanea di Niteroi; Palazzo di vetro delle Nazioni Unite a New York; sede di Mondadori a Milano e il nostro campano Auditorium di Ravello. Nel 1996 ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia. Per quanto riguarda il suo privato: Oscar Niemeyer e’ stato coniugato con Annita Baldo, figlia di emigranti di Padova. Poi si è risposato nel 2006 con la sua segretaria, quarant’anni più giovane di lui. Fino alla fine, animato da una grande passione, ha lavorato nel suo studio a Copacabana.
Egli era solito affermare: “L’architettura è il mio hobby. E’ una delle mie allegrie: creare la forma nuova e creatrice che il cemento armato suggerisce, scoprirla, moltiplicarla, inserirla nella tecnica più d’avanguardia. Questo è per me inventare lo spettacolo dell’architettura”.