Piazza Italia: nuova campagna pubblicitaria contro la casta

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Il caso Piazza Italia – Circa 3.500 cartelloni pubblicitari disseminati in svariate zone delle città italiane lanciano slogan provocatori che ironizzano sulla “casta” politica del nostro paese: “Se mi bocciano un’altra volta magari mi fanno consigliere” recita un sorridente, giovane figlio di papà col casco in testa, oppure “Sono pronto a non andare in pensione” si legge affianco all’immagine di un uomo anziano ben vestito. Il noto marchio d’abbigliamento (made in Italy) Piazza Italia si è da sempre professato sponsor delle persone comuni, tanto da abbracciarne adesso  l’attuale stato di frustrazione e sdegno causato dalle recenti vicissitudini politiche, che hanno portato il popolo italiano a riversare in condizioni non proprio floride.

Disagi per i più giovani, per il loro futuro, ma anche per gli anziani che non vedono garantito il proprio diritto alla pensione. E ancora disagi per un sistema politico che elude la meritocrazie nell’assegnazione delle cariche istituzionali (la fantomatica “casta”), che favorisce  l’avanzamento di carriera di giovani ragazzi e ragazze di dubbia preparazione, con un occhio di riguardo ai “figli di” e alle donne di bell’aspetto.

Non è la prima volta che Piazza Italia sfrutta un certo tipo di campagna promozionale: già alcuni anni fa lanciò lo slogan “Be intelligent” che faceva il verso al “Be stupid” della Diesel, oppure “I veri miracoli li facciamo noi”, sempre in tema “crisi e opinioni della gente comune”. Sfruttando il pretesto di sponsorizzare i propri capi la campagna pubblicitaria firmata dall ’agenzia Diaframma e dal fotografo Carlo Furgeri Gilbert lancia messaggi ben precisi, mettendoli in bocca a persone “comuni” di diversa età e genere, fotografati in una precisa maniera, così da essere tipizzati.

Come la giovane donna con seno in bella vista che  dice “Sono pronta a entrare in politica” , immagine che più di tutte ha fatto scalpore ricevendo critiche su una presunta strumentalizzazione del corpo della donna. In realtà c’è altro: echi di provocazione pubblicitaria alla Oliviero Toscano, intento polemico esplicito, una certa dose di cinismo volutamente  esibito, marcato intento di cavalcare l’onda anticasta già dilagante.

Il tutto con ironia e leggerezza, senza sfociare nella denuncia più dura. Anche l’intento di suscitare le opinioni più disparate è calcolato. La campagna di Piazza Italia si presta a diverse interpretazioni, fa discutere, parlare di se e anche litigare. Veicola messaggi,  provocazioni, ma riesce pienamente nel proprio intento: la gente si ricorda del marchio, che di certo non passa inosservato. E intanto il fatturato dell’azienda si gonfia.

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