NAPOLI, 4 NOVEMBRE – Dopo un silenzio lungo 16 anni, la procura di Torre Annunziata riapre il caso del rapimento della piccola Angela Celentano, riesaminando tutta la documentazione, accumulata nel corso degli anni, alla luce della nuova pista messicana ancora in piedi e afferma “Siamo vicini alla verità”. Nella primavera del 2010 sul sito ufficiale www.angelacelentano.com (allestito dai genitori), arriva una mail dal Messico a nome di una certa Celeste Ruiz, che afferma di riconoscersi in Angela Celentano e conclude scrivendo “Sto bene, non cercatemi”. Partono subito i controlli da parte dei carabinieri, le forze dell’ordine internazionali si mobilitano e volano a Cancùn per verificare il fatto, le foto della Ruiz su facebook vengono esaminate minuziosamente per trovare un riscontro. Ma la ragazza sparisce e il tutto finisce nuovamente in un nulla di fatto.
Tuttavia di recente il legale dei Celentano, Luigi Ferrandini, fa sapere che la pista è ancora in piedi, al vaglio degli inquirenti, affermando che si è ormai ad una svolta decisiva nelle indagini: “Direi che ormai ci siamo, o dentro o fuori. Manca poco e finalmente sapremo se la ragazza dice la verità o se invece ha gabbato tutti”. Su disposizione del procuratore capo Raffaele Marino i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno dunque sottoposto a riesame accurato fascicoli, testimonianze e prove del caso Angela Celentano. La pista tradizionale, ovvero il vaglio delle segnalazioni arrivate dal Messico, è affiancata dalla pista telematica che si concentra sull’indagine del profilo facebook dal quale sono partiti i primi contatti della Ruiz con i Celentano.
Angela Celentano scomparve 16 anni fa sul Monte Faito; le ricerche partirono immediatamente, ma della bambina non vi era più alcuna traccia già dopo poche ore. Si ritiene difatti che Angela sia stata portata via dall’Italia subito dopo il rapimento. Diverse le piste intraprese: si parlò in primis di trafficanti di bambini, poi di una rete internazionale di pedofili e addirittura di un rapimento a carico dello zio della bambina. Partirono gli appelli in tv, nei tg, nei programmi (Chi l’ha visto se n’è occupato per anni) poi calò il silenzio mediatico. Ma i genitori di Angela Celentano non si sono mai dati per vinti, hanno proseguito le ricerche in privato, hanno creato un sito internet, raccolto le segnalazioni. Ora si aspetta (e spera) la svolta finale: ennesima bufala, notizia gonfiata dai media o il tanto atteso epilogo? Non resta che aspettare che la questione messicana venga confermata o quantomeno archiviata per spostare le indagini su altre piste.