Tuttavia, in queste ore, si fanno sempre più insistenti le voci circa una possibile lettera lasciata dalla stessa Carolina Picchio. Gli inquirenti non rilasciano dichiarazioni, ma è facile intuire che se una lettera esiste, sicuramente vi saranno le spiegazioni o quanto meno le motivazione che hanno spinto l’adolescente al tragico gesto.
Per gli amici è tutto così surreale, troppo bella, simpatica e sorridente Carolina… e così le hanno dedicato un video che dura circa 2 minuti, postandolo su Youtube. Le immagini di Carolina (evidentemente carina, ndr) si susseguono una dietro l’altra sotto le note della canzone ‘Iris‘ dei Goo Goo Dolls. Ed è proprio come la canzone… gli amici hanno rinunciato per sempre a toccarla e a guardarla negli occhi. «Continuava a chiedere aiuto in modo indiretto, ma nessuno aveva la volontà di ascoltarla», scrivono gli autori, che non hanno dubbi: «Le parole feriscono. E ne abbiamo le prove».
La colpa sarebbe di questi «bulli», che con la loro prepotenza avrebbero in qualche modo urtato la sensibilità di Carolina. Si continua a parlare di loro, ma nel frattempo né gli inquirenti, e né altre fonti, comunicano qualcosa di concreto. Stamani, intanto, tutte le scuole in provincia di Novara hanno osservato un minuto di silenzio, in segno di cordoglio, e i suoi compagni del Pascal di Romentino (l’istituto dove Carolina si era iscritta da poche settimane, ndr), ha acceso un grosso cero.
Dal video si legge: «Nessuno ti dimenticherà mai. Insegna agli angeli a sorridere come facevi tu». Un episodio triste e soprattutto concreto. Il bullismo, purtroppo, è una realtà viva nelle scuole e per questo va combattuto, oltre ad educare i bambini sull’argomento fin dalle scuole primarie. Questa vicenda ha spinto il Moige – il Movimento Italiano Genitori – a chiedere di fare subito luce sulle cause di questo dramma. «I social network stanno diventando un grande problema, il fenomeno del cyber-bullismo è sempre più dilagante», dice il direttore generale Antonio Affinita.
Tuttavia fino a quando non si avranno prove concrete gli inquirenti invitano alla prudenza in quanto a dichiarazioni circa i presunti bulli, per evitare così una «caccia alle streghe». Le indagini intanto proseguono, e sono state così ricostruite le ultime ore di vita di Carolina. Aveva preso parte ad una festa e poi era tornata a casa accompagnata dal padre. Nessuno tra gli amici, ascoltati dagli investigatori, ha notato qualcosa di strano. Qualche ora dopo, però, il terribile volo dal balcone al terzo piano e oggi è stata eseguita l’autopsia sulla salma messa a disposizione alla procura di Repubblica che ha appunto aperto un’inchiesta.
La famiglia della povera Carolina Picchio rivolge un appello alla stampa tramite l’ANSA: «al rispetto per Carolina e per il nostro dolore. […] Ci rivolgiamo alla sensibilità dei rappresentanti della stampa». I funerali intanto saranno celebrati nella massima riservatezza: «non desideriamo che ci siano persone al di fuori dei parenti e degli amici più stretti», dichiara la famiglia della giovane vittima.