ANNIVERSARI – Il 19 febbraio del 1953 a San Giorgio a Cremano (Na) nasceva Massimo Troisi, comico, attore e regista dal talento innegabilmente straordinario, portatore sano di tutta la verve, la tradizione e la cultura comica partenopea, intrisa di una fine poeticità e di una gran sensibilità. Oggi il web, la carta stampata e tutti i suoi fan lo omaggiano con pensieri e spezzoni di ricordi tratti dalla sua carriera. Gli elogi si sprecano, le celebrazioni sono ricche di nostalgia per un grande artista che “ci ha lasciato troppo presto”; Massimo è elevato al rango di idolo, di icona e chissà se tutto ciò lo avrebbe realmente gradito o se forse, con una sua tipica smorfia, intimidito, avrebbe biascicato che si tratta di un’esagerazione.
Fatto sta che in quest’occasione è difficile restare neutri o non lasciarsi prendere dalla stima e dall’ammirazione indiscussa per un uomo, prima che un artista, che ci ha lasciato un patrimonio preziosissimo, anche a chi non ne è del tutto consapevole. Esponente della “nuova comicità napoletana” come è stato più volte definito sin dagli esordi, Massimo Troisi raggiunge il successo in TV con il programma “Non stop”, dopo una gavetta nel cabaret teatrale nella seconda metà degli anni ’70 con il trio “La Smorfia” (Troisi, Decaro, Arena). Già negli anni ’60 Massimo Troisi assieme ai colleghi ed amici Lello ed Enzo si diverte ad esibirsi nel garage in via San Giorgio Vecchio 31, che verrà poi rinominato Centro Teatro Spazio. Lì nasce il gruppo de “I Saraceni” che poco dopo diviene “La Smorfia”, per volere di Troisi stesso il quale, dice che si tratta di un “riferimento, tipicamente napoletano, a un certo modo di risolvere i propri guai: giocando al Lotto, e sperando in un terno secco… la ‘smorfia’, infatti, non è altro che l’interpretazione dei sogni e dei vari fatti quotidiani, da tradurre in numeri da giocare a lotto”.
Ma è il cinema, dove esordisce nell’ 81 (in veste di attore e regista) con ‘Ricomincio da tre’, il mezzo attraverso il quale Massimo Troisi esprime al meglio se stesso. Comicità da pulcinella moderno, spirito poetico e guizzo geniale: il cinema di Troisi è tutto questo assieme. Negli anni ’80 la critica lo elogia“il salvatore del cinema italiano”; il pubblico lo applaude, ride e si commuove. Chiunque ne ricorda almeno uno sketch, una citazione, una battuta. Il 4 giugno del 1994 Massimo Troisi si spegne in sonno in seguito ad un fulmineo attacco cardiaco, solo 12 ore dopo aver terminato le riprese de ‘Il Postino’. Ma, al di là di ogni banalità e commento qualunquista, è innegabile che la sua arte, la sua umanità, le sue smorfie e la sua poesia vivono ancora. Oggi più che mai.
CELEBRAZIONI: La città di San Giorgio a Cremano si appresta a festeggiare l’anniversario della sessantesima nascita del concittadino Troisi con una cerimonia simbolica, nel corso della quale il sindaco Giorgiano, assieme ad una delegazione di assessori e consiglieri comunali, deporrà un mazzo di fiori sulla tomba dell’artista, mentre un fascio di luce colpirà il cielo. Giorgiani e l’assessore Borrelli fanno sapere inoltre che “con lo speaker radiofonico Gianni Simioli stiamo organizzando per marzo una nuova grande proiezione pubblica al cinema del film Scusate il Ritardo uscito per la prima volta in sala 30 anni fa. Il secondo grande successo di Troisi”.
Alle 20, presso la fonderia Righetti di villa Bruno, in un evento organizzato in collaborazione con i professori di letteratura italiana dell’Università Federico II ci saranno alcuni scrittori, critici e personalità di spicco a discutere sulla carriera di Troisi (tra cui Pasquale Sabbatino, Giuseppina Scognamiglio, Valerio Caprara, Fabrizio Coscia). A chiudere la giornata l’evento “Buon compleanno Massimo” al quale parteciperanno artisti, colleghi ed amici dell’ indimenticato Massimo.
In occasione dell’anniversario inoltre il teatro di Fuorigrotta intitolato a Troisi riaprirà i battenti.