Botha è il principale accusatore di Oscar Pistorius, è infatti il poliziotto che per primo è giunto presso l’abitazione dell’atleta trovando il cadavere di Reeva . E’ Botha che durante la seconda udienza tenutasi ieri presso il tribunale di Pretoria, ha sostenuto l‘ipotesi che Pistorius possa darsi alla fuga e ha quindi chiesto che l’atleta paralimpico resti in carcere. Ma inizia a vacillare l’integrità dell’accusatore. L’ufficiale, in base a quanto è stato riferito dalla Bbc, è stato arrestato tre anni fa insieme ad altri due funzionari di polizia per tentato omicidio e risulta tutt’ora indagato, dovrà infatti presentarsi in tribunale a maggio. Il portavoce della polizia di Gauteng, Nevile Malila, ha sostenuto che le accuse a carico di Botha erano cadute, ma poi ha aggiunto che: “Soltanto ieri abbiamo appreso che sono state ripristinate“. La famiglia di Pistorius si dice in ogni caso soddisfatta di come si è svolta questa seconda udienza del processo. In una nota riportata dai media sudafricani si dice che “Il detective Hilton Botha ha confermato che l’esame balistico e alle prove rinvenute ne luogo in cui Reeva Steenkamp ha tristemente perso la sua vita sono compatibili con la versione di Oscar e cioè che l’evento è stato un tragico incidente“.
Intanto Oscar Pistorius resta in carcere presso la stazione di polizia di Brooklyn a Pretoria. Il quotidiano sudafricano Beeld ha riferito che però le condizioni in cui versa l’atleta in cella sono davvero deplorevoli. Innanzitutto non ci sono letti quindi Oscar Pistorius è costretto a dormire sul pavimento, inoltre in alcune occasioni ha dovuto condividere la cella con altri detenuti. Ha riferito il comandante della stazione di polizia, Andre Wiese: “Non posso stabilire con certezza quante persone dividono la cella con lui, ma c’é un flusso costante di gente che viene arrestata e poi rilasciata o trasferita in altre carceri“. Per quanto riguarda i pasti che vengono consumati dall’accusato “dipende dagli ingredienti disponibili“. Wiese aggiunge infine: “Tutto ciò che posso dire è che Pistorius viene trattato con lo stesso livello di dignità umana con cui vengono trattati tutti i detenuti, come stabilito dalla Costituzione“.