Napoli Catania: ai partenopei il derby vulcanico !!

CalcioNapoli Catania: ai partenopei il derby vulcanico !!

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20130202_napoli-catania-golNAPOLI – Vittoria doveva essere, e vittoria è stata! Nell’anticipo del sabato, il Napoli era chiamato a superare l’ennesimo esame, al cospetto di una squadra tignosa, ‘antipatica’, qual è il Catania. Non era facile, e per le qualità individuali e collettive dell’undici etneo, e per le pressioni sui nostri ragazzi. Le assenze di Hugo e Britos per squalifica, e di Maggio per infortunio, complicano ulteriormente i nostri piani.

Alla difesa a tre, il nostro Mazzarri non rinuncia, ed ecco ai nastri di partenza Gianluca Grava, l”eroe’ della rinascita partenopea, targata De Laurentiis. Accanto al giocatore casertano, il capitano Paolo e l’affidabile Gamberini; Mesto sostituisce Maggio sulla destra, sull’altra corsia Zuniga è inamovibile. Behrami torna titolare dopo la squalifica, al suo fianco confermato Dzemaili. Hamsik, Pandev e Cavani completano l’undici titolare, che in un tempestoso sabato sera di febbraio, si appresta a sfidare, senza paura, il Catania. Senza paura di ‘crescere’, né di dimostrare con i fatti, di voler maturare, di essere pronti, quanto meno a crederci, provarci.

I primi 30 minuti non sono facili. Il Catania ha un’organizzazione di gioco di ottimo livello, e riesce ad evitare rischi. Ci vuole un’invenzione, una giocata. Marek recupera palla a centrocampo, scambia con Dzemaili, prima di illuminare i 50.000 del San Paolo, con un’apertura sulla sinistra per Zuniga da manuale del calcio: e lui, Marek Hamsik da Banskà Bystrica, città nel cuore della Slovacchia, è il calcio. Un vero artista del pallone, per definirsi tale, deve finire ciò che lui ha ‘creato’. Marek Hamsik, classe pura, genio senza sregolatezza, talento cristallino, è, per effetto di queste naturali caratteristiche, un’artista. Per cui dopo l’illuminante lancio, si inserisce con i giusti tempi in area, e con quel pizzico di fortuna, che aiuta quelli audaci e quelli bravi, si ritrova il pallone calciato da Zuzù sul destro: Napoli in vantaggio alla prima fiammata. Sbloccare una partita così difficile, sia sul campo che nella mente, è di un’importanza vitale, forse decisiva.

La squadra sicula prova a reagire, l’arbitro Calvarese sorvola su un tocco di mano di Zuniga nella nostra area, ritenendolo involontario. Difficile giudicare. Di certo, il fallo di mano diventa sempre più un ‘rompicapo’ per questo campionato; e pertanto occorrerebbe trovare e seguire una linea univoca. Una traversa su punizione colpita dal Matador è il prologo del raddoppio partenopeo, giunto dopo che Grava rischia il rosso per una manata che colpisce un giocatore etneo, e dopo che Barrientos spreca una ghiotta occasione, nata da una pessima diagonale dell’onnipresente Zuniga. Angolo dalla destra, la difesa sicula libera l’area, Zuzù (ancora lui!) con una capocciata mette in moto Marek (ancora lui, l’artista). Lo slovacco si insinua in area, cogliendo impreparata la difesa sicula, e con un perfetto rasoterra regala a Paolo, il capitano, il pallone del raddoppio. Con il minimo sforzo, si va negli spogliatoi sul doppio vantaggio. Come ogni grande (e fortunata) squadra!

Nella ripresa, dopo tre minuti Bergessio trova la rete che dimezzerebbe il vantaggio azzurro. Ma l’argentino ha commesso fallo, ‘ovviamente’, su Zuniga. Il tempo scorre via senza patemi. Il Napoli non trova il guizzo per chiudere la questione etnea, e allo stesso tempo rischia poco o nulla. Inler, Insigne e Armero collaborano alla vittoria, figlia di una prestazione cinica e intelligente.

Pienamente promosso il reparto difensivo, nonostante le squalifiche e lo stravolgimento seguito al mercato di gennaio: via Aronica, Fernandez, Uvini e Dossena, dentro Rolando, roccioso difensore ex Porto, con trascorsi ‘importanti’ e Armero. Mesto meglio di Parma, Zuzu nel bene e nel male entra in tutte le azioni significative della partita. Anche nella serata del derby vulcanico, promosso lo svizzero Dzemaili; Berhami soffre l’ammonizione dopo una manciata di minuti, ma non concede nulla alla squadra siciliana. Bravo Pandev soprattutto nella ripresa a tenere palla, a far respirare la squadra; solito encomiabile lavoro a tutto campo per Cavani, sfortunato in occasione della traversa su punizione. Di Marek abbiamo già tessuto le lodi, ma appare corretto sottolineare un dato: 9 reti e 13 assist in campionato. Nessuno in Europa come lui. Chapeau Marek. Chapeau Napoli, e in bocca al lupo agli amici della Trinacria, ora vincetele tutte!

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