Home Cronaca Terremoto in Corea del Nord: nuovo test nucleare

Terremoto in Corea del Nord: nuovo test nucleare

corea-del-nord

La Corea del Nord ha eseguito il terzo test nucleare. Intorno alle ore 11:57 dell’ora locale, corrispondenti alle ore 03:57 dell’ora italiana, si è registrato in Corea del Nord un sisma artificiale di magnitudo 4.9 in corrispondenza del sito di sperimentazione nucleare di Punggye-ri. Il terremoto sarebbe stato causato dall’esplosione di un ordigno che ha costituito il terzo test nucleare effettuato dal paese negli ultimi tempi. L’agenzia ufficiale Kcnaa ha riferito la conferma da parte del governo della Corea del Nord di aver effettuato con ”pieno successo” un test nucleare, usando cariche ‘miniaturizzate’ ad alto potenziale. Nel dispaccio ufficiale si legge che Il test nucleare è stato effettuato a livello elevato in un modo sicuro e perfetto con carica miniaturizzata e di maggiore forza esplosiva rispetto al passato senza causare un impatto negativo sul circostante ambiente ecologico”.Cina e Stati Uniti sarebbero stati informati ieri del piano della Corea di voler effettuare un terzo test nucleare.

E’ stato convocato d’urgenza per la giornata di oggi, il Consiglio di sicurezza Onu. La Comprehensive Nuclear Test Ban Treaty Organisation (Ctbto), cioè l’agenzia di controllo sui test nucleari con sede a Vienna, ha spiegato in una nota riportata dall’Ansa, che questo nuovo test nucleare effettuato dalla Corea del Nord ”costituirebbe una chiara minaccia per pace e sicurezza internazionali”.

Molteplici intanto le reazioni di condanna da tutto il mondo. Il presidente Obama giudicando il comportamento della Corea “altamente provocatorio”, ha chiesto un’azione internazionale rapida e credibile, mentre il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha espresso tutto il suo disappunto in maniera irrevocabile. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi ha parlato di “ennesima flagrante violazione degli obblighi Onu e della comunità internazionale, una minaccia alla stabilità regionale, alla sicurezza globale e alla tenuta dei regimi internazionali di non proliferazione”. Intanto Tokyo ha lanciato subito una task force per fare chiarezza.