Questa mattina è stato arrestato a Roma l’imprenditore Angelo Rizzoli con l’accusa di bancarotta fraudolenta.L’ “Angelone” Rizzoli, imprenditore, produttore televisivo e cinematografico nonché ex editore, figlio del noto Andrea Rizzoli presidente dell’omonima casa editrice, uno dei principali gruppi editoriali italiani, è stato arrestato dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza della capitale. La Procura di Roma che contesta a Rizzoli un indebitamento pari a 30 milioni di euro, ha decretato per l’uomo l’ordine di custodia cautelare che la Guardia di Finanza ha eseguito stamane.
L’imprenditore avrebbe causato il fallimento con dolo di quattro delle società controllate dalla nota holding di produzione televisiva e cinematografica di cui Rizzoli è amministratore, la “Rizzoli Audiovisivi S.r.l”, che sarebbe l’attuale “Tevere Audiovisivi S.r.l.”. Si tratterebbe della “Produzioni internazionale S.r.l.”, della “Ottobre Film S.r.l.”, della “Delta Produzioni S.r.l.” e della “Nuove Produzioni S.r.l.” che operano nello stesso settore. Intanto sono state sequestrate società e immobili per un valore di 7 milioni di euro. Nel sequestro è inclusa anche la casa della famiglia Rizzoli che si trova nel famoso quartiere dei Parioli a Roma. Rizzoli utilizzava le società controllate, poi dichiarate fallite, per prodotti cinematografici e televisivi, da cui ricavava proventi che poi incassava direttamente la “Tevere Audiovisivi S.r.l”. A sostegno dell’accusa di bancarotta fraudolenta a carico dell’imprenditore la Guardia di Finanza si avvale anche di cospicue prove documentali.