Ballarò: Crozza si esprime sui grillini e intervista a Renzi

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crozza-renziDurante la puntata di ieri sera di Ballarò, il talk show condotto da Giovanni Floris, molto pungente è stata la copertina di Maurizio Crozza. Gli ospiti sella serata sono stati i seguenti: Laura Puppato del PD, Maurizio Lupi del PdL, Maurizio Pallante, fondatore del movimento per la decrescita felice, il presidente dell’Ansa Giulio Anselmi, l’economista Alessandra FogliConcita Di Gregorio di Repubblica e il presidente della Ipsos, Nando Pagnoncelli. Interventi particolari sono stati quelli di Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, e del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, a cui è stata riservata un’intera intervista.

Una puntata molto riflessiva che ha avuto per tema principale, quello di fare il punto della situazione generale dopo le elezioni politiche 2013: il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo è sbarcato a Montecitorio e l’intera politica si chiede come e se una legislatura appena nata, che non porta la larga maggioranza al Senato, possa procedere. La situazione economica continua a precipitare ma nessuno ci fa caso in quanto sono tutti presi dalle analisi critiche della situazione politica. Purtroppo non c’è intesa e accordo nell’aria: Grillo non vuole scendere a patti con nessuno; il PdL accusa Bersani di non volere il bene del Paese, perché non si apre ad un’alleanza. Pare che i politici vogliano prendere il loro tempo ma è tempo di agire e di dare garanzie e sicurezze al paese!

Una copertina satirica davvero pungente, quella di Maurizio Crozza: il comico genovese, in particolare, prende di mira le presentazioni dei neoeletti grillini. Tutta l’Italia ha guardato il summit dei grillini che ha sprigionato, senza dubbio, sensazioni contrastanti. Riuniti in un hotel, l’albergo sembrava un aula del liceo occupata; mancava solo qualcuno che suonasse la chitarra o che limonasse. Per fortuna quasi tutti laureati i grillini. “L’ultima volta che a Roma ho visto tanti laureati in un colpo solo, è perché Giannino e Crosetto stavano cenando insieme” – così commenta Crozza. Tutti giovani normali i grillini, gente come noi, con felpe e maglioncini. A proposito di questo aspetto, Crozza si riferisce ad Emilio Colombo, il quale ha affermato che se i grillini non si mettono giacca e cravatta li caccia fuori! Il comico ha riflettuto in questo modo: “Ci sono due posti dove tale abbigliamento è obbligatorio: il parlamento e il casinò. Il casinò rovina chi ci entra e il parlamento rovina quelli che rimangono fuori”. Tra i grillini c’è chi fa il sommelier e quindi si propone di occuparsi di agricoltura; c’è anche l’educatore, che vuole dedicarsi ai problemi riguardanti la scuola e c’è chi ha un sexy shop e quindi adesso vuole occuparsi di diritto di famiglia. “C’è anche uno che assomiglia a mio cugino! Un momento. Mio cugino è un coglione” – continua Crozza. Tra i grillini, c’è anche un ragazzo che vuole portare la sua passione per la musica e per il web, all’interno della politica e Crozza si chiede: “Perché in parlamento si suona dal vivo?”. Il comico si rivolge poi ai nuovi capigruppo di Camera e Senato, partendo da Vito Crimi, leader dei 5 stelle per i prossimi tre mesi e afferma: “In conferenza stampa ha detto che il Movimento valuterà l’appoggio ai governi tecnici. Poi, nella notte, gli è apparso Grillo in sogno gridandogli “Sei morto!” e questa mattina ha smentito”. Poi si rivolge a Roberta Lombardi circa delel confessioni fatte nel suo blog: “Il fascismo prima di degenerare era buono, ha detto Roberta. Ma il fascismo, prima di degenerare, si chiamava Periodo prima dell’inizio del fascismo”. Crozza poi prende di mira l’ex responsabile Razzi, per la compravendita di parlamentari sfociata nella fiducia al governo Berlusconi nel 2010: “Ciao sono Razzi, mi sono occupato dei ..azzi miei e quindi ora vorrei continuare a farlo”. Ha concluso poi affermando: “Mentre Grillo e Casaleggio prevedono tra 40 anni la fine dei partiti e la democrazia in rete, Ghedini e Berlusconi prevedono che… forse esce”.

Per quanto riguarda Renzi, sindaco di Firenze: ha spiegato che con Monti  ha parlato del problema del patto di stabilità; critica D’Alema, dicendo che qualche statista ha avuto l’idea di voler dare la presidenza di una Camera al M5S; per quanto riguarda Bersani, Renzi dice che ha vinto lui ma gli consiglia di cercare un accordo col M5S; poi una dichiarazione bollente per lui che dice: “Se ci fosse oggi una leadership politica in grado di dire agli italiani ‘abbiamo capito la lezione e ora aboliamo il numero dei parlamentari’, Grillo non esisterebbe più”.

 

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