AOSTA, DELITTO COGNE – Sembra essere questo il periodo in cui saltano fuori notizie relative alle tragedie più atroci consumate in Italia. Dopo la ‘libertà’ concessa a Mario Alessi, assassino del piccolo Tommaso Onofri, adesso arrivano novità legate ad un altro efferato delitto nei confronti di un minore. Stiamo parlando del ‘ delitto Cogne‘. La villetta chiusa da undici anni si presenta come un’abitazione abbandonata. L’erba è incolta e cresce un po’ ovunque. Quello chalet in legno e pietra, dove il 30 gennaio 2002, fu ucciso il piccolo Samuele Lorenzi, dalla madre Anna Maria Franzoni (attualmente in carcere per scontare 16 anni di reclusione, ndr) stamattina è stato definitivamente dissequestrato alla presenza di Stefano Lorenzi, marito della stessa Franzoni.
Il provvedimento è stato eseguito alle 10 dai carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo Aosta, su delega della terza sezione penale della Corte d’Appello di Torino. La richiesta era stata avanzata da Stefano Lorenzi, tramite i suoi legali, alla fine del febbraio scorso. La Corte d’Appello di Torino, accogliendo l’istanza, ha ritenuto che non ci fossero più le esigenze cautelari per mantenere il sequestro la villetta di Montroz. In tempi recenti, gli unici accessi alla villetta erano stati quelli svolti periodicamente per verificare l’integrità degli impianti di acqua e riscaldamento.