NAPOLI-JUVENTUS – Sembra di rivedere una pellicola in bianco e nero di John Ford, invece purtroppo è la dura realtà quella che si presenta dinanzi alle forze dell’ordine prima, dopo e durante il big-match tra Napoli e Juventus andato di scena ieri allo stadio San Paolo. Urla, scoppi, fumo e scontri fanno da indesiderata scenografia alla partita più attesa dell’anno.
Ad aprire le danze ci pensano un paio di ragazzini napoletani, che armati di pietre e uova colpiscono l’autobus che trasporta i giocatori della Juve, infrangendo tra l’altro uno dei doppi vetri del mezzo, a questo punto interviene la polizia che per sedare la folla inferocita contro i bianconeri lancia dei lacrimogeni. Ma è solo l’inizio “soft” di una pellicola che riserverà brutte sorprese nel prosieguo, infatti di li a poco la polizia fa partire il deflusso dei tifosi bianconeri all’interno dello stadio e il film western ha inizio, gli ultras juventini infatti abbattono il cordone formato dalle forze dell’ordine e penetrano nello stadio scavalcando i tornelli, è il caos assoluto, i reparti mobili della polizia cercano di rimettere ordine a suon di manganellate, il tutto avviene dinanzi alle telecamere Mediaset che riprendono l’accaduto. Un poliziotto viene ferito a seguito di lancio da parte dei supporters bianconeri di fumogeni, pietre e bombe carta, un’auto viene incendiata ed altre dieci vetture vengono pesantemente danneggiate dai supporters bianconeri. A fine gara la Questura di Napoli ha fatto poi sapere che è stato arrestato un tifoso juventino 35enne residente a Milano per detenzione di artifici pirotecnici, inoltre sono stati identificati altri 50 tifosi bianconeri per cui si valuterà l’ipotesi Daspo nelle prossime ore.
A questo film da Razzie Awards, ora manca solo il finale, si spera nella mano pesante di polizia e giudice sportivo nei confronti di questi “falsi” tifosi che minano la bellezza di questo sport. In una serata dipinta d’azzurro (da Oscar la scenografia messa in piedi dallo Stadio San Paolo), purtroppo il bianconero ha sporcato tutto trasfigurando questo film d’avventura in un western d’altri tempi, retrogrado e in bianconero.