Nel mondo dello spettacolo dagli anni ’80, Nino Frassica è uno dei protagonisti del varietà del sabato sera, ‘I migliori anni”, condotto da Carlo Conti dove è una presenza fissa sin dalla prima edizione. Lo showman siciliano, nel ruolo di ‘guastafeste quizzettaro‘ ci ha raccontato la sua esperienza al programma televisivo e dei suoi progetti futuri tra i quali le imminenti riprese della nona serie di ‘Don Matteo‘, e una fiction in due puntate con Renato Pozzetto che si intitolerà ‘Casa e bottega‘.
Ci parli del tuo ruolo a ‘I migliori anni’?
Come Carlo Conti si occupa della musica, di cosa facevamo nel passato e di come eravamo, io mi occupo dei migliori quiz della storia. Faccio parodie. Non faccio incursioni, esco e ho questo quiz da fare, 10 minuti all’insegna della comicità.
Qual’è il tuo rapporto con Carlo Conti e con gli artisti in gara?
Carlo è quello che mi ha voluto dalla prima edizione. Io ho visto quanta voglia abbia lui di divertirsi e di creare momenti comici, quindi ci divertiamo insieme. Mi ha dato carta bianca, è una persona disponibile, perbene, squisita. Siamo entrambi abbastanza goliardi e giovani. Con i cantanti in gara non interferisco. Facendo le prove per la diretta sono diventato amico di tutti, alcuni li conoscevo già da prima, altri li ho conosciuti ora. Poi non sono in competizione tra di loro, tanto la gara vera sta nel cercare quale canzone proporre. Vincono tutti perché tutti hanno raccontato in queste puntate de ‘I migliori anni’ la più bella musica italiana… la gara è tanto per stare in un gioco, ma non c’è nessun agonismo.
Se ci sarà una nuova edizione, ti piacerebbe partecipare nuovamente?
Io ho partecipato a tutte le edizioni de ‘I migliori anni’ anche perché mi permettevano di conciliare i miei impegni. Appena finisce ‘I migliori anni’, infatti inizio ‘Don Matteo’. Se era durante Don Matteo sarebbe stato un po’ difficile anche perché le riprese della fiction avvengono a Gubbio.
Quando riprenderanno di ‘Don Matteo 9’?
Inizieranno o il 25 marzo o il 2 aprile e le puntate andranno in onda ad ottobre del prossimo anno.
Sappiamo che in pentola bolle un’altra fiction con Renato Pozzetto, ce ne parli?
‘Casa e bottega’ è una miniserie in due puntate. È una storia drammatica perché parla di crisi e dei problemi economici del protagonista che è Renato, però, essendoci io e Renato alleggeriamo la miniserie, raccontando però un dramma italiano.
Sei nel mondo dello spettacolo all’incirca dall’85. Come pensi sia cambiato il mondo dello spettacolo e della tv?
Oggi ci sono più possibilità, sono aumentati i canali, i mezzi, ci sono programmi a tutte le ore. Quantità e qualità non vanno d’accordo. Se una programmazione si fa ‘cotto e mangiato’ avrà mille difetti, se invece lo si potrà curare molto, diventa un programma di qualità. Infatti esiste la televisione bella e la televisione brutta. La televisione non è cambiata, diciamo che è fatta con meno tempo.
Nella tua carriera sei stato showman e scrittore, in quale di questi ruoli hai espresso meglio te stesso?
Ho fatto televisione, radio, cinema, teatro e diciamo che il mezzo dove mi diverto di più è la radio. Alcune cose che mi sono venute bene alla radio poi le ho portate in televisione, infatti quando facevo le rubriche alla trasmissione radiofonica ‘Lillo e Greg’, le ho prese dalla radio e le fatte poi su La 7 con Sabina Guzzanti. Adesso sto facendo una trasmissione che si chiama ‘Meno male che c’è Radio 2’ in coppia con Simone Cristicchi ogni sabato alle 14:00 su Radio 2 e lì proviamo, sperimentiamo delle cose insieme, da soli, con personaggi nuovi, con ospiti particolari. Dunque sperimentiamo in quell’oretta settimanale delle cose che un giorno potranno diventare teatrali, televisive, o cinematografiche addirittura. Quindi il momento creativo che ti dà la radio, non lo danno altri mezzi. In televisione il prodotto è già ‘confezionato’, al 70% c’è già la sicurezza che quello che faccio fa ridere. Invece alla radio vado a fare qualcosa che non so se farà ridere o meno, però la posso sperimentare e poi dopo si vede.
