Mafia e America’s Cup: appalti illegali, sequestrato porto di Trapani

CronacaMafia e America's Cup: appalti illegali, sequestrato porto di Trapani

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matteo-messina-denaro-arrestato-americas-cupAMERICA’S CUP – Un sequestro di beni da 30 milioni di euro è scattato stamani a Trapani, per opera degli investigatori della Divisione Anticrimine della questura di Trapani e dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria. Nel mirino gli imprenditori edili siciliani, Francesco e Vincenzo Morici, padre e figlio,  i titolari di cinque società che gestiscono appalti molto importanti.

Una di queste sta attualmente gestendo un maxi appalto da 41 milioni di euro nel porto di Trapani, aggiudicato nel 2004 nell’ambito della Louis Vuitton Cup, iniziativa dell‘America’s Cup. In questa società, cosi come in un fitto reticolo di altre imprese, convergono gli interessi dell’ultimo grande latitante mafioso siciliano: Matteo Messina Denaro. Il boss trapanese si è dato di recente al business dei lavori nei porti, coinvolgendo i Morici nel ‘cartello’ delle imprese a lui collegate; le indagini dicono che i Morici furono utilizzati prima dal vecchio capomafia di Trapani, Vincenzo Virga, poi dopo il suo arresto, dal reggente che lo sostituì, Francesco Pace.Il tutto supervisionato dal padrino Messina Denaro.

Il reticolo societario che faceva capo ai Morici è composto soprattutto da imprese costituite a Roma: il sequestro è stato disposto per la “Morici Francesco e c. sas”, la “Morici immobiliare”, la “Coling spa”, l’impresa individuale Morici Vincenzo e l’impresa individuale Morici Francesco; il provvedimento riguarda inoltre nove partecipazioni societarie, 142 beni immobili e 36 rapporti bancari.

Queste le partecipazioni societarie sequestrate: quota della Coling spa della Trapani Infrastrutture portuali; quota intestata alla Morici Francesco della Litoranea nord scarl; quota intestata alla Coling spa della Funivia scarl; quota intestata alla Coling spa della Sperone scarl, quota intestata alla Coling spa della Torre ascensori scarl, quota intestata alla Morici Vincenzo della Eumede srl; quota intestata alla Morici Vincenzo della Port service srl; quota intestata a Morici Francesco della Traghetti delle isola spa; quota intestata a Coluccia Lorena della Touring service e consulting.

La procura di Trapani ha inoltre riscontrato diverse irregolarità nell’esecuzione dei lavori, impiegando per le indagini una squadra di sommozzatori. Sono stati già messi i sigilli alle banchine già realizzate, nella parte ovest del porto, in attesa che l’amministratore giudiziario decida se riprendere o meno i lavori, già interrotti per ben tre anni.

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