Ritrovato in Tunisia uno yacht di proprietà di Riccardo Bossi, figlio dell’ex leader della Lega Nord, Umberto Bossi, del valore di 2,5 milioni di euro che sarebbero stati sottratti al partito.
A rivelarlo è stato il Corriere della Sera che ha riferito diversi particolari riportando anche le foto della barca. Stando infatti a quanto è stato divulgato dal giornale, secondo il gip di Milano il giovane Bossi «avrebbe acquistato avvalendosi di un prestanome e grazie a un’ulteriore appropriazione indebita di Belsito» l’imbarcazione che è stata ritrovata a Port El Kantaoui, in Tunisia. La guardia di Finanza ha stamani arrestato l’ex tesoriere della Lega, Belsito perché in base a quanto è emerso dall’inchiesta milanese, lo yacht del figlio di Bossi sarebbe stato comprato con l’appropriazione indebita dei fondi del Carroccio. Belsito è infatti accusato di associazione a delinquere e truffa aggravata. In effetti Belsito era già stato indagato circa un anno fa insieme ad altre tre persone, per appropriazione indebita e truffa aggravata nell’ambito dell’inchiesta che ha sconvolto la Lega e l’intera famiglia Bossi che da allora risulta indagata. Umberto Boss, infatti, indagato per truffa ai danni dello Stato si è dimesso dal ruolo di leader della Lega, e i figli Renzo e Riccardo sono accusati di appropriazione indebita.
E’ stata emessa anche un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Stefano Bonet, l’uomo degli investimenti in Tanzania coi soldi del Caroccio. E’ stato poi arrestato Romolo Girardelli, il procacciatore d’affari legato all’imprenditore Bonet. A quanto pare è ricercata anche un’altra persone che in base a delle indiscrezioni sembra che si trovi all’estero.