Bisignani svela l’Italia mai confessata in un libro intervista

CulturaBisignani svela l'Italia mai confessata in un libro intervista

Data:

l-uomo-che-sussura-ai-potentiTrent’anni di potere in Italia tra miserie, splendori e trame mai confessate” sono l’oggetto dell’ indagine di Luigi Bisignani contenuta nel libro intervista “L’uomo che sussurra ai potenti” realizzato assieme al giornalista Paolo Madron, edito da Chiarelettere e nelle librerie da  giovedì 30 maggio. Il libro è una raccolta di informazioni e retroscena che svelano aneddoti, intrighi e passaggi chiave della recente storia  politica italiana. Molte vicende a lungo insabbiate vengono messe a nudo e raccontate da Bisignani, l’uomo più potente di Italia, il faccendiere della politica italiana,  con dovizia di particolari e nomi dei personaggi coinvolti: dalle stragi di Palermo, ai legami tra Grillo e la Cia, fino ai presunti ‘giuda’ del centrodestra che tramavano contro il Cavaliere.

Sulla questione dei tradimenti a Berlusconi all’interno del Pdl Bisignani spiega che l’attuale vicepresidente Alfano lavorava da tempo in maniera sotterranea alla ricerca di alleanze per abbandonare il Cavaliere. A tale scopo Alfano si attivò stringendo rapporti con l’ex presidente del senato Schifani, primo tra tutti, poi con Casini, “il quale in realtà lo ha sempre illuso”, fino a Maroni, con il quale vedeva una possibilità concreta di attuare i propri piani, dal momento che l’ex ministro degli Interni auspicava già di per se la morte civile di Berlusconi.

Secondo quanto riportato nel libro intervista anche Enrico Letta, all’epoca vice segretario del Pd, intratteneva rapporti sotterranei con Alfano. Un capitolo del libro è dedicato ai rapporti tra il comico genovese leader del Movimento cinque stelle e la Cia. Bisignani nell’intervista racconta di una vicenda già nota, ovvero di un pranzo tra Beppe Grillo e alcuni agenti e diplomatici americani. “Agli americani – spiega Bisignani – è noto il rapporto strettissimo che Grillo ha con due loro vecchie conoscenze. Franco Maranzana, un geologo controcorrente (..)e soprattutto Umberto Rapetto, un ex colonnello della Guardia di finanza”.

Bisignani si esprime anche sulla questione delle stragi a Falcone e Borsellino, riportando la tesi di Giulio Andreotti secondo il quale bisognava seguire la pista russa dei finanziamenti al Pci. Falcone, sosteneva Andreotti, sarebbe stato ucciso “perché collaborava a una spinosa indagine della magistratura russa sui finanziamenti del Kgb al Partito comunista”. Il magistrato, ricorda Bisignani, due giorni dopo la strage avrebbe dovuto incontrare il procuratore penale di Mosca Valentin Stepankov; dunque “Andreotti era certo che da lì bisognasse partire per capire meglio la strage, e su questo concordava anche Francesco Cossiga. Il quale era al corrente dell’iniziativa di Falcone“.

Share post:

Altre storie

Seguici su

50,320FansLike
527FollowersFollow
7,000SubscribersSubscribe

Leggi anche
Altre storie

“Elogio alla dolcezza”: è la vera forza che ci salverà dall’egoismo della nostra società

Lontano da facili lirismi, il saggio di Beatrice Balsamo...

Torino: Il ruolo della donna al tempo degli antichi egizi

Il museo egizio di Torino continua ad attirare sempre...

Fuga dal Belpaese: il 20% degli italiani vorrebbe trasferirsi all’estero

Chi per studio, chi per lavoro e chi per...

Marta Marzotto è morta: addio all’icona di stile italiano

Il primo annuncio su Twitter. È morta Marta Marzotto,...