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Giorgio Napolitano parla di ‘Crisi angosciante’ e commemora D’Antona

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Sono queste le parole che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha pronunciato per l’anniversario dell’uccisione del giuslavorista Massimo D’antona, consulente del Ministero del Lavoro, fu ucciso dai brigatisti, come nel caso di Marco Biagi, nella logica terroristica di annientamento di professionisti e servitori dello Stato legati ad un contesto di ristrutturazione del mercato del lavoro.

crisi angosciante e drammatica impone alle istituzioni, alle forze sociali e alle imprese la messa in atto di efficaci soluzioni per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo economico e sociale del Paese. […] La preziosa opera del prof. D’Antona, il suo illuminante contributo nella elaborazione di nuove politiche del lavoro attente, in una dimensione europea, alle più aggiornate dinamiche organizzative e di rappresentatività sindacale, rivestono ancor oggi un rilievo centrale, nel contesto di una crisi angosciante e drammatica, che impone alle Istituzioni, alle forze sociali e alle imprese la messa in atto di efficaci soluzioni per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo economico e sociale del Paese. – continua – La preziosa opera del prof. D’Antona, il suo illuminante contributo nella elaborazione di nuove politiche del lavoro attente, in una dimensione europea, alle più aggiornate dinamiche organizzative e di rappresentatività sindacale, rivestono ancor oggi un rilievo centrale, nel contesto di una crisi angosciante e drammatica, che impone alle Istituzioni, alle forze sociali e alle imprese la messa in atto di efficaci soluzioni per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo economico e sociale del Paese», sottolinea, «Attraverso il ricordo del suo sacrificio si onorano tutti coloro che, con equilibrio e generosità, offrono il loro apporto per rilanciare, nel quadro dei valori costituzionali, l’attenzione al ruolo centrale del mondo del lavoro e sostenere la ricerca e l’innovazione come fattori essenziali della crescita economica e del progresso sociale. Con questi sentimenti e nel rinnovare l’apprezzamento per l’iniziativa, rivolgo il mio commosso pensiero ad Olga, ai figli e a tutti i familiari

Dopodiché, il presidente della Repubblica, si rivolge al Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso: «e a quanti hanno voluto raccogliersi nel nome e nel ricordo del prof. Massimo d’Antona, a quattordici anni dal vile attentato che lo sottrasse all’affetto dei suoi cari e al suo apprezzato impegno scientifico al fianco delle Istituzioni, volto a delineare un percorso di rinnovamento e di progresso nella legislazione del lavoro».