Il mistero dell’agenda rossa di Borsellino in un fotogramma

PoliticaIl mistero dell'agenda rossa di Borsellino in un fotogramma

Data:

l-agenda-rossa-di-paolo-borsellino-il-mistero

L’AGENDA ROSSA DI BORSELLINO – A vent’anni dalla morte di Falcone e Borsellino, qualche nuovo o presunto elemento è tornato alla ribalta. Si ritorna a parlare dell’agenda rossa e della sua sparizione nel corso dell’attentato in via D’Amelio. Quest’episodio arricchisce la casistica di misteri italiani ancora irrisolti, che vedono coinvolti mafia, politica e servizi deviati. In un filmato proposto via Web da diversi giornali, si rivedono i fotogrammi di un video concernente l’attentato al giudice Borsellino, e delle tante facce che si aggirano tra i cadaveri e i rottami delle auto esplose. Dal filmato si nota un uomo che raccoglie quest’agenda rossa per poi sparire con essa. Per alcuni si tratta di un nuovo e importante elemento capace di ridare impulso ad un’inchiesta lunga un ventennio, per altri si rischia il solito buco nell’acqua. Ora si cerca di identificare l’anonimo “ladro” che avrebbe asportato l’agenda, e potrebbe trattarsi di una pista che allontana la mafia e avvicina gli agenti dei servizi.

Com’è stato riportato ampiamente dalla stampa, l’agenda rossa di Paolo Borsellino era riposta nella sua borsa di pelle, sistemata alle spalle dell’autista, sotto il sediolino della Croma blindata. Ma uno stop a questa tesi giunge dal PM di Caltanisetta, che suppone che quel quaderno rosso non sia l’agenda tanto desiderata. E adduce delle motivazioni ai suoi dubbi : “difficile pensare che l’esplosione che strappò via le braccia e le mani al giudice abbia risparmiato un’agenda di carta”.

E dal sopralluogo dell’epoca emerse che le armi degli uomini di scorta morti con Borsellino nell’attentato, esplosero per autocombustione a causa del calore determinato dall’esplosione. Ma i dubbi non mancano, e sembra assurdo che a distanza di vent’anni solo oggi ci si accorga che da un filmato si nota un uomo che raccoglie e porta via un’agenda o un quaderno rosso. Troppi dubbi, forse troppi depistaggi che confermano come oltre alla mafia i mandanti siano da ricercare altrove. E non è un caso che molti affermano che mentre alcuni Servitori dello Stato sacrificano la vita per combattere e sconfiggere ogni tipo di mafia, altri fanno la propria fortuna perché collusi con le mafie, provvedendo a depistare importanti indagini. Fantapolitica, dubbi, finzione, realtà, forse non lo sapremo mai, ma di una cosa siamo certi, l’Italia è la patria delle stragi e omicidi eccellenti irrisolti.

E il ritrovamento della famosa agenda rossa causerebbe non pochi grattacapi a tanti, mafiosi e non, poiché in quegli appunti del giudice Borsellino si potrebbero trovare quelle risposte per dar luce alla strage di via D’Amelio e forse giungere alla conclusione di quanto accadde a Capaci qualche mese prima.

Share post:

Altre storie

Seguici su

50,320FansLike
527FollowersFollow
7,000SubscribersSubscribe

Leggi anche
Altre storie

Governo Draghi: ipotesi scioglimento Forza Nuova

Si fa avanti una nuova ipotesi sul tavolo di...

Green Pass obbligatorio? Come e dove

In queste ore il governo sta varando regole per...

Papa Francesco: “Il chiacchiericcio è una peste peggio del Covid”

Non è la prima volta che Papa Francesco torna...

Donald Trump: ok alla trivellazione del Rifugio Artico protetto da 60 anni

Un'area tutelata in maniera rigida da 60 anni, che...