E’ morta stamattina a Palermo Agnese Borsellino (Pirano Leto all’anagrafe, ndr), moglie del giudice antimafia Paolo Borsellino. Aveva 71 anni la compagna che ha sostenuto il magistrato assassinato in un agguato di mafia nella strage di Via D’Amelio. La donna era nata il 7 aprile del 1942 e a comunicare la notizia è stato il cognato Salvatore, fratello del giudice. Così scrive in un post su Facebook: «E’ morta Agnese. È andata a raggiungere Paolo. Adesso saprà la verità sulla sua morte».
Anche il padre di Agnese fu magistrato: Angelo Pirano Leto, presidente del tribunale di Palermo. Agnese e Paolo si sposarono l’antivigilia del Natale 1968 e da lui ebbe tre figli: Lucia (1969), Manfredi (1972) e Fiammetta (1973). La donna, dopo la morte del marito, ha portato avanti lunghe battaglie per combattere la mafia, coinvolgendo soprattutto i giovani. L’ultima volta che Agnese vide Paolo fu quella maledetta mattina del 19 luglio 1992. Il magistrato dopo aver pranzato con lei e le figlie in Villagrazia, si recò assieme alla sua scorta in via D’Amelio, morendo con loro a causa di un quintale di tritolo.
Come tutti sappiamo, per il funerale del marito, Agnese rifiutò categoricamente la funzione di Stato, in quanto quest’ultimo non era stato in grado di proteggere il marito, indegno di avere al proprio servizio lo stesso Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta.
Tuttavia i dispiacere si prolungano fino alla fine per Agnese: l’associazione che l’ha sostenuta in questi anni, qualche giorno fa le avrebbe voluto dedicare uno striscione ‘Fraterno sostegno, Agnese Borsellino‘ durante l’Angelus in Piazza San Pietro, ma lo striscione non è stato fatto passare, bloccato dalla polizia alle porte di San Pietro.