Paolo Borsellino, il video inedito: la borsa con l’agenda rossa

PoliticaPaolo Borsellino, il video inedito: la borsa con l'agenda rossa

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agenda-rossa-di-paolo-borsellinoL’agenda Rossa di Paolo Borsellino è un altro dei casi irrisolti insieme alla sua stessa morte. L‘ultimo mistero di un grande uomo è contenuto in un video di pochi minuti che gli investigatori della Dia e della polizia scientifica hanno consegnato ai magistrati di Caltanissetta.

A parte gli ultimi titoli sensazionalistici è ilfattoquotidiano.it a riportare la notizia in maniera più corretta. L’agenda rossa c’entra, perché è contenuta in quella borsa sottratta al magistrato dopo la sua morte, tra le macerie della strage avvenuta in via D’Amelio il 19 lulgio 1992.

Si tratta di un video inedito che girava su Youtube nel 2011 dal nomevia D’Amelio, video inedito‘ e nessuno ci aveva mai fatto caso. Le immagini sono nitide e si vede il colonnello Giovanni Arcangioli, il testimone d’eccezzione: lo ritraggono nell’inferno di via D’Amelio, il pomeriggio del 19 luglio del 1992, insieme a due sottufficiali dell’arma e la borsa di Paolo Borsellino, appoggiata sugli avambracci di uno dei due, il maresciallo Calabrese, in servizio allora al nucleo operativo.

E’ chiarissimo il passaggio di mano della borsa di Paolo Borsellino, quella borsa che avrebbe dovuto custodire la sua agenda rossa. Ricordiamo che il colonnello Arcangioli, per aver sottratto la borsa, è stato prima incriminato e poi prosciolto per furto dell’agenda rossa.

Giovanni Arcangioli e Ayala sono legati a un doppio filo nel processo che riguarda la valigetta di Paolo Borsellino. Giuseppe Ayala, magistrato e politico italiano, ha dichiarato: ‘Qualcuno ha aperto la borsa di Paolo Borsellino, ha preso l’agenda e deciso, tradendo lo Stato, di farla sparire‘. L’uomo è stato ascoltato come teste al quarto processo per la strage di via D’Amelio. Ayala ha detto di avere avuto, dopo la strage, per pochi istanti, la borsa e di averla passata a un ufficiale dei carabinieri in divisa. Tesi che smentisce il col. Giovanni Arcangioli che ha raccontato di avere avuto la valigetta e di averla aperta alla presenza di Ayala.

Tuttavia, per la prima volta, un video svela il passaggio di mano di questa borsa, e questo è il momento più importante della deposizione in aula, a Caltanissetta, al processo Borsellino quater del colonnello Arcangioli, protagonista ieri di uno sfogo condito da una serie di ‘non ricordo’: ‘Sono passati 20 anni e io di via D’Amelio ho due ricordi: l’odore e la desolazione. Poi ho solo dei flash‘. Arcangioli non ricorda da chi ha preso la borsa e a chi l’ha consegnata. Ha detto di averla aperta “forse alla presenza di Ayala, ma non posso esserne sicuro al punto da affermarlo sotto giuramento’’ e di aver dato disposizione di rimetterla nella vettura, sostenendo di averne parlato al suo superiore, l’allora capitano Minicucci. (ilfattoquotidiano.it)

Comunque sia nell’agenda rossa il procuratore aveva registrato tutto ciò che era accaduto dalla morte di Giovanni Falcone. ‘Sono convinto che la scomparsa sia strettamente collegata ai misteri della trattativa fra alcuni pezzi di Stato e Cosa nostra, dice il capo dei pubblici ministeri di Caltanissetta. Sergio Lari lancia un appello: ‘Chi sa, parli. Non è tollerabile che dentro le istituzioni qualcuno stia zitto’.

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