Enrico Brignano, attore comico romano, attualmente a New York per uno spettacolo teatrale, è scritto sul registro degli indagati della procura di Roma: l’accusa è di frode fiscale. Enrico Brignano, insieme ad altre venti persone, si sarebbe servito di società inesistenti, cioè prive di sede legale, amministrativa e operativa, per produrre documentazione fiscale falsa. In realtà si tratterebbe di una trappola in cui sarebbero caduti i suoi commercialisti, in affari con due società che poi si sono scoperte finte realtà imprenditoriali (la Business Solution srl, con sede a Roma in via Copenaghen, e la Evergreen srl, di via Gregoriana 38).
La Evergreen si occupava del servizio di autisti per gli artisti, dell’organizzazione dell’ufficio stampa e di altre attività come la fornitura di abiti di scena, la cura dell’immagine e i servizi fotografici. Per eludere il fisco non dichiarava alcun incasso, pur emettendo regolari fatture per essere pagata dagli artisti. E’ stata la stessa agenzia a contattare Enrico Brignano nel 2007, alla vigilia di un suo spettacolo al Teatro Sistina di Roma, e gli fornì una serie di servizi per tre mesi.
Brignano si trova ora indagato, anche se non si esclude che nei prossimi giorni possa essere dichiarato parte lesa nel procedimento: l’avvocato dell’attore, Antonio Civitelli, ha depositato una denuncia cautelativa in procura nella con la quale chiarisce i contorni della vicenda (anche perchè lo stesso attore non è mai intervenuto personalmente con la sua versione dei fatti).
I titolari dell’azienda sotto inchiesta si trovano invece in una posizione difficile: il magistrato Carlo Morando ha dichiarato – “nella qualità di rappresentante legale della Business Solution srl, al fine di consentire alla Royal bus srl di evadere le imposte sui redditi e/o sul valore aggiunto, emetteva in favore della citata società le fatture per operazioni inesistenti per l’anno 2007″.
