Ancora violenti scontri a piazza Taksim a Istanbul in Turchia, tra la polizia e i manifestanti. Nel corso della notte fra martedì e mercoledì la piazza divenuta il simbolo della protesta turca contro il governo, è stata riconquistata con successo dalla polizia. Per otto ore ci sono stati numerosi scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti contro la distruzione del parco Gezi e contro il governo Erdogan. Nella giornata di ieri la polizia è riuscita a disperdere la protesta presente nella moderna piazza Taksim attraverso lanci di lacrimogeni e getti d’acqua, ma poi sono ritornati i manifestanti che hanno iniziato ad opporsi vigorosamente. Gli ultimi lanci di lacrimogeni ci sono stati intorno alle 3:00 di mercoledì mattina secondo l’ora locale, corrispondenti alle 2:00 dell’ora italiana. Dopo ciò i manifestanti si sono ritirati nel parco Gezi e i poliziotti hanno ripreso il controllo della piazza.
“La stabilità di lungo termine della Turchia può essere garantita solo sostenendo il diritto di espressione e quello di riunirsi“. Queste le parole di Caitilin Hayden, la portavoce della Casa Bianca, che ha dichiarato inoltre che tutto il paese sta seguendo “con preoccupazione” quanto sta accadendo a Instanbul. “Continuiamo a seguire con preoccupazione gli eventi in Turchia e il nostro interesse è quello del sostegno alla libertà di espressione e di assemblea, compreso il diritto di protestare pacificamente. Crediamo che la stabilità di lungo termine della Turchia sia meglio garantita sostenendo le libertà fondamentali e la libertà dei media. La Turchia è un Paese alleato e amico degli Stati Uniti, e ci aspettiamo che le autorità turche sostengano queste libertà fondamentali”. Intanto continuano gli scontri con i manifestanti anche in altre parti della Turchia, in particolare ad Ankara.
